Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Contratto subito e rimborsi il piano Svt per trovare autisti
Trasporto pubblico, sono 25 i posti a disposizione. Il presidenteVicentini: «Personale in calo, così puntiamo su forme innovative di reclutamento»
La carenza d’autisti muove l’ingegno. Accade nel trasporto pubblico locale. E accade a Vicenza.
Società Vicentina Trasporti apre un bando rivolto a donne e uomini tra i 23 e 35 anni «semplicemente» in possesso della patente B. La selezione è per 25 posti e a coloro che saranno selezione Svt garantirà un’assunzione a tempo indeterminato nell’arco di un anno. In sintesi: in dodici mesi i «prescelti» dovranno conseguire a proprie spese le patenti DE e la Carta di qualificazione del conducente. Ma per i quattro anni successivi all’assunzione l’azienda verserà 130 euro al mese agli interessati consentendo loro di recuperare l’investimento sostenuto.
L’iniziativa di Svt, che gestisce in house per conto della Provincia il trasporto pubblico locale, sposa più obiettivi. Il primo, immediato, va nella direzione di diminuire il fabbisogno di personale, che tra dimissioni volontarie e pensionamenti potrebbe segnare il passo nell’erogazione dei servizi. Intendiamoci: Svt subisce meno la penuria di autisti rispetto alle altre aziende di Tpl del Veneto. E la cartina di tornasole sta nel fatto che linee e corse sono state rimodulate in funzione delle esigenze ma non tagliate. Grazie, per inciso, anche a quel 10 per cento di servizi sub-affidati ai privati. D’altra parte il numero di autisti in organico al momento della fusione nel 2016 tra Aim Mobilità (trasporto urbano) e Ferrovie e Tramvie Vicentine (trasporto extraurbano) confrontato con l’attuale descrive solo in parte le dinamiche degli ultimi anni. Erano 427, sono 323. «Tra il 2022 e il 2024 – ricorda il presidente di Svt Simone Vicentini – l’azienda ha accusato 72 uscite a fronte, nello stesso periodo, di 52 assunzioni. Nei prossimi due o tre anni andranno in pensione una cinquantina di autisti. Ecco perché puntiamo anche su forme innovative di reclutamento». Parole che introducono un secondo obiettivo: coniugare la formazione di professionalità con l’attrattività dell’azienda, con un occhio al mercato del lavoro giovanile e l’altro alle politiche di genere. A conti fatti, oggi, Svt conta 16 autisti under 35 e 18 donne autisti. Il bando serve anche a questo e arriva con sullo sfondo un panorama nel quale per conseguire patente e certificazione si spendono oltre seimila euro. Uno degli effetti collaterali della sospensione del servizio militare di leva, laddove chi otteneva le patenti per autobus o camion una volta congedato trovava subito un impiego. La garanzia di un rimborso nel giro di quattro anni fidelizza in qualche modo l’autista all’azienda, consentendo agli interessati di imparare linee e relative fermate, evitando così quei disagi che negli ultimi tempi sono stati lamentati dall’utenza. Di certo oggi la professione è in crisi e lo stipendio, almeno nel pubblico, non è ragione esclusiva. La paga d’ingresso, in Svt, ammonta a circa 1.400 euro netti al mese, con le indennità si sale a 1.500, con gli straordinari si toccano e superano i 1.700. Poi, con gli anni, si può anche andare oltre.
Certo, sul tavolo ci sono anche turni e orari. Ragioni, per inciso, che sono di frequente alla base delle dimissioni volontarie degli autisti di nuova generazione, autoctoni o meno. La vecchia guardia, a sentire le lamentele, scuote la testa e sorride.
Personale
Gli autisti erano 427, sono 323, molti prossimi alla pensione Gli under 35 sono 18