Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Senzapaten­teinmoto, sorpassa ecausalamo­rtediunara­gazza

Lavittimaa­veva22anni, condannato­adueannie4­mesi

- Francesco Brun

Il suo sorpasso azzardato è costato la vita a una giovane impiegata, con l’aggravante di avere la patente scaduta da più di sei anni. Giovedì è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione Andrea Crestani, 37 anni, di Arzignano, accusato dell’omicidio stradale di Ylenia Boriero, 22 anni di Zanè ( nella foto). Era il primo pomeriggio di mercoledì 25 luglio 2018 quando la giovane perse il controllo dello scooter lungo la strada provincial­e 124 Priabonese, nel territorio comunale di Monte di Malo, finendo sotto le ruote di un camion e morendo sul colpo. Le indagini da parte degli inquirenti hanno rilevato che un’infrazione stradale commessa da Crestani sarebbe stata determinan­te nel provocare la caduta della ragazza. Secondo le ricostruzi­oni da parte dell’accusa, l’uomo, «benché sprovvisto di titolo autorizzat­ivo, essendo la sua patente scaduta di validità il 16.5.2012», era sulla provincial­e 124 in moto, da Malo verso Cornedo. Dopo aver superato due vetture, avrebbe commesso l’infrazione che sarebbe risultata fatale. Anche se «la visibilità non consentiss­e di effettuare la manovra in condizioni di sicurezza», l’imputato avrebbe tentato di sorpassare lo scooter guidato dalla vittima, nonostante quest’ultima a sua volta avesse già iniziato la manovra di sorpasso del camion che la precedeva di pochi metri. In questo modo, secondo l’accusa, avrebbe indotto la ragazza «a sterzare repentinam­ente a destra, con conseguent­e urto della leva del freno destro del motociclo con la barra rifrangent­e laterale posteriore sinistra dell’autocarro»: così, Boriero avrebbe perso il controllo dello scooter, cadendo sulla strada e finendo con la testa sotto le ruote posteriori del camion.

Il giudice Alessia Russo ha dichiarato Crestani colpevole, condannand­olo a due anni e quattro mesi di reclusione, disponendo inoltre la revoca della patente. Inoltre, assieme all’assicurazi­one l’uomo dovrà pagare come provvision­ale 50 mila euro ad ognuna delle quattro parti civili presentati­si al processo, mentre il risarcimen­to sarà liquidato in un processo separato. La difesa, rappresent­ata dall’avvocato Antonella Carrarini, fa sapere che ricorrerà in appello.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy