Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Riaprire il tribunale? Non per scopi elettorali»
Le Camere Penali: «Una piccola struttura non funzionerebbe»
Sul dibattito relativo alla possibile riapertura del Tribunale cittadino, con competenza estesa all’area Pedemontana, interviene l’Unione delle Camere Penali del Veneto guidata dall’avvocato Marco Petternella. «La ventilata riapertura di sedi soppresse dalla riforma della geografia giudiziaria va esaminata e ponderata - sostiene, ricordando che rappresentanti della magistratura e dell’avvocatura si sono già espressi contro l’istituzione del Tribunale della Pedemontana, mentre esponenti della politica sono favorevoli all’aumento dei presidi -. L’obiettivo di agevolare l’accesso al sistema da parte dei cittadini è meritevole e va perseguito, ma noi da “utenti” giornalieri dei servizi temiamo che l’ipotesi di riapertura di sedi soppresse assuma più la veste di manifesto elettorale, piuttosto che un obiettivo di aumento dell’efficienza nella gestione».
Le Camere penali venete chiedono quindi che « nel modificare l’attuale geografia giudiziaria non si perseguano solo interessi particolari o finalità elettorali, ma si valuti la possibilità di garantire concretamente alle eventuali nuove sedi le necessarie risorse, affinché possano operare con efficienza nell’interesse della collettività».
«Un Tribunale ed una Procura della Repubblica non sono solo magistrati che celebrano processi e svolgono indagini - proseguono -. Richiedono anche personale di cancelleria e segreteria di supporto e strumenti per rendere efficace la digitalizzazione del processo».
Inoltre, fanno notare che secondo i dati statistici l’efficienza dei Tribunali è legata anche alla dimensione del bacino di utenza. «Gli uffici giudiziari di piccole dimensioni possono manifestare criticità - rilevano - come la difficoltà ad acquisire specializzazione da parte dei magistrati, sia giudicanti che inquirenti. Non sono chiare, allo stato, le dotazioni di organico: un numero ridotto di magistrati potrebbe costringere i giudicanti a trattare sia cause civili che processi penali. Senza contare il rischio di impossibilità nella composizione dei Collegi». «L’aumento dei Tribunali dev’essere supportato da adeguate risorse, sia umane che strumentali - concludono -. Anche gli uffici giudiziari del Veneto soffrono di carenze di organico e di attrezzature che rendono difficoltoso il lavoro. E non sarebbe certo una soluzione sottrarre risorse ai presidi esistenti per destinarle alla future sedi».
Sul Tribunale della Pedemontana, il sottosegretario leghista alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari, ha comunque garantito la massima disponibilità sua e del ministero a discuterne.