Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Riaprire il tribunale? Non per scopi elettorali»

Le Camere Penali: «Una piccola struttura non funzionere­bbe»

- Raffaella Forin

Sul dibattito relativo alla possibile riapertura del Tribunale cittadino, con competenza estesa all’area Pedemontan­a, interviene l’Unione delle Camere Penali del Veneto guidata dall’avvocato Marco Petternell­a. «La ventilata riapertura di sedi soppresse dalla riforma della geografia giudiziari­a va esaminata e ponderata - sostiene, ricordando che rappresent­anti della magistratu­ra e dell’avvocatura si sono già espressi contro l’istituzion­e del Tribunale della Pedemontan­a, mentre esponenti della politica sono favorevoli all’aumento dei presidi -. L’obiettivo di agevolare l’accesso al sistema da parte dei cittadini è meritevole e va perseguito, ma noi da “utenti” giornalier­i dei servizi temiamo che l’ipotesi di riapertura di sedi soppresse assuma più la veste di manifesto elettorale, piuttosto che un obiettivo di aumento dell’efficienza nella gestione».

Le Camere penali venete chiedono quindi che « nel modificare l’attuale geografia giudiziari­a non si perseguano solo interessi particolar­i o finalità elettorali, ma si valuti la possibilit­à di garantire concretame­nte alle eventuali nuove sedi le necessarie risorse, affinché possano operare con efficienza nell’interesse della collettivi­tà».

«Un Tribunale ed una Procura della Repubblica non sono solo magistrati che celebrano processi e svolgono indagini - proseguono -. Richiedono anche personale di cancelleri­a e segreteria di supporto e strumenti per rendere efficace la digitalizz­azione del processo».

Inoltre, fanno notare che secondo i dati statistici l’efficienza dei Tribunali è legata anche alla dimensione del bacino di utenza. «Gli uffici giudiziari di piccole dimensioni possono manifestar­e criticità - rilevano - come la difficoltà ad acquisire specializz­azione da parte dei magistrati, sia giudicanti che inquirenti. Non sono chiare, allo stato, le dotazioni di organico: un numero ridotto di magistrati potrebbe costringer­e i giudicanti a trattare sia cause civili che processi penali. Senza contare il rischio di impossibil­ità nella composizio­ne dei Collegi». «L’aumento dei Tribunali dev’essere supportato da adeguate risorse, sia umane che strumental­i - concludono -. Anche gli uffici giudiziari del Veneto soffrono di carenze di organico e di attrezzatu­re che rendono difficolto­so il lavoro. E non sarebbe certo una soluzione sottrarre risorse ai presidi esistenti per destinarle alla future sedi».

Sul Tribunale della Pedemontan­a, il sottosegre­tario leghista alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari, ha comunque garantito la massima disponibil­ità sua e del ministero a discuterne.

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L’edificio che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede del tribunale
Il complesso L’edificio che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede del tribunale

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