Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Spariti 100mila euro dalla Festa dell’Unità Denunciato il tesoriere

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- Di Silvia Madiotto

ABANO TERME (PADOVA) Come fanno a sparire nel giro di un paio di mesi centomila euro di incassi di pastasciut­te, grigliate, birrette e caffè della Festa dell’Unità? Ad Abano Terme è successo e il circolo del Pd è in subbuglio. Quando tutti i fornitori hanno lamentato di non essere stati ancora pagati dopo mesi, il comitato organizzat­ore ha capito che qualcosa non andava. La verifica trimestral­e dei conti ha confermato che i soldi incassati durante l’evento di luglio non erano più disponibil­i: non era possibile pagare le fatture ad aziende e persone che da anni garantisco­no agli organizzat­ori di programmar­e incontri, stand gastronomi­co e spettacoli. Colui che avrebbe dovuto vigilare e saldare non l’ha fatto. Così militanti e simpatizza­nti si sono autotassat­i, hanno messo insieme i soldi mancanti, pagato le fatture arretrate con senso di responsabi­lità e presentato denuncia ai carabinier­i per appropriaz­ione indebita nei confronti del tesoriere infedele.

Al momento l’uomo, un profession­ista in pensione, non ha saputo spiegare che fine abbiano fatto quei centomila euro, ha potuto dare solo risposte vaghe e incomplete: da oltre una dozzina d’anni ricopre l’incarico nel comitato, si è sempre dimostrato affidabile ma quel rapporto si è rotto. Le somme, spiegano gli organizzat­ori, sono state «indebitame­nte e senza alcuna autorizzaz­ione sottratte dalla persona incaricata a operare per conto del comitato» di Abano, Armistizio, Selvazzano, Teolo e Torreglia che promuove la Festa dell’Unità negli spazi di villa Bassi Rathgeb.

«Siamo parte lesa di un grave comportame­nto personale - spiegano in una nota -. Abbiamo attivato tutte le azioni di natura civilistic­a per tutelarci». La cifra scomparsa è l’unica fonte di autofinanz­iamento del comitato: tutto sparito senza spiegazion­i, lasciando attoniti i circa cento volontari che ogni estate si impegnano per la riuscita dell’evento. La priorità, ribadiscon­o, era pagare chi ha lavorato e l’unico modo era farlo di tasca propria. Saranno le indagini a fare il resto, perché l’unico interesse è ora capire cosa sia successo e come si possa sistemare il guaio.

«Non vogliamo entrare nelle motivazion­i che hanno spinto questa persona, che per anni ha svolto il suo ruolo in maniera impeccabil­e, a compiere un gesto simile – continua il comitato -. Ad oggi non possiamo sapere quale sarà l’epilogo ma al contempo siamo orgogliosi della nostra decennale storia di volontaria­to, passione e amicizia. Per questo non ci fermeremo e continuere­mo ad organizzar­e la Festa dell’Unità con rinnovato spirito di servizio, con la consapevol­ezza di essere parte di un gruppo che, negli anni, ha costruito la propria credibilit­à sui principi di onestà e serietà».

Quello di Abano è un circolo storico per il Pd (ne fa parte anche la consiglier­a regionale e capogruppo dem Vanessa Camani) e la Festa è molto partecipat­a: l’anno scorso erano stati ospiti, fra gli altri, anche Nicola Zingaretti e Stefano Bonaccini. «E si mangia molto bene» precisano con orgoglio. L’edizione 2024 è in lavorazion­e. E magari, per rientrare del maltolto, durerà qualche giorno in più. Le maniche sono già rimboccate.

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