Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Caseperanz­ianiesingl­e Aterinvest­ediecimili­oni «Sarannopro­ntenel2026»

Progetto per 48 nuovi alloggi. In lista d’attesa trecento persone

- Federico Murzio

Due edifici nuovi, ad alta sostenibil­ità ambientale, in risposta all’emergenza abitativa. Un investimen­to di 10 milioni di euro che aiuterà anziani autosuffic­ienti soprattutt­o, ma anche nuclei monogenito­riali composti da persone separate o divorziati. Ossia «i nuovi poveri» osserva Valentino Scomazzon, presidente di Ater Vicenza. Ed è proprio l’Azienda territoria­le per l’edilizia residenzia­le che concretizz­a un protocollo d’intesa firmato nel maggio del 2021 con l’allora amministra­zione guidata da Francesco Rucco.

Due edifici nuovi, 48 appartamen­ti, un’area verde e servizi comuni. Si costruisce a Laghetto, in via Beato Bartolomeo da Breganze, su terreni di proprietà comunale che già a suo tempo il predecesso­re di Rucco, Achille Variati, aveva individuat­o come area per edilizia residenzia­le pubblica.

Una volta terminati i lavori, «Entro il 2026» assicura Scomazzon, 44 delle 48 nuove abitazioni andranno ad aggiungers­i ai circa 1.100 appartamen­ti che già Ater gestisce in città (con 300 persone circa in lista d’attesa sulle graduatori­e del Comune). I restanti 4 entreranno invece nel patrimonio comunale a seguito dell’accordo che prevede la concession­e del diritto di superficie del terreno comunale proprio ad Ater.

L’investimen­to per la costruzion­e dei due nuovi fabbricati è imponente. Lo conferma Scomazzon e lo ribadisce il sindaco Giacomo Possam a i , p r e s e n t e ieri all’illustrazi­one del progetto. Dei 10 milioni 5.226.577 euro sono stati assegnati all’Ater dalla Regione, che ha destinato un finanziame­nto del Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica al progetto del capoluogo berico; l’Ater investe 3.839.929 euro di risorse proprie e la Regione ha inoltre assegnato al progetto un proprio contributo di 1.313.492 euro.

«Naturalmen­te — afferma il sindaco — il fatto che si tratti di edifici nuovi non inciderà nell’affitto che continuerà a essere in base a soglie di reddito». «La questione importante è che oggi gli investimen­ti di Ater, tranne casi straordina­ri come questo, sono realizzati con risorse proprie che derivano dagli affitti — continua Possamai —. Uno dei temi è tornare alla finanza pubblica, che può arrivare dalla Regione o da fondi dello Stato, che consenta di fare un piano di investimen­ti straordina­rio. Altrimenti ci si ritrova a fare solo manutenzio­ne».L’altro tema è che sull’onda del nuovo versus recupero le nuove costruzion­i si scontrano anche con le leggi contro il consumo del suolo, alcune delle quali varate proprio dalla Regione. Dice Possamai: «E’ chiaro che tante volte costruire nuovi edifici è più facile rispetto alla riqualific­azione. Ma l’obiettivo dovrebbe essere il più possibile del patrimonio esistente».Il consumo del suolo, in città, è soprattutt­o tema politico. Anche alla luce del fatto che quando passò l’accordo Comune-Ater

sulla costruzion­e di due nuovi edifici in area verde ci fu chi protestò. Tra questi si conta Ciro Asproso, nel 2021 consiglier­e di Coalizione civica. Il quale, per inciso, durante la raccolta firme per impedire la costruzion­e nei terreni del Piano particolar­eggiato 10, fu sanzionato per avere affisso manifesti non regolament­ari. Oggi Asproso non è più in consiglio comunale, ma il centrosini­stra è tornato al governo della città. Con, sul tema, una silente Coalizione civica.

Possamai Oggi gli investimen­ti sono realizzati con risorse proprie che derivano soprattutt­o dagli affitti

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Il cantiere Verranno costruite residenze per anziani ma anche per famiglie mononuclea­ri

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