Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

AlMarconi come a Copenaghen: vetrate ampie e una scalinata di libri

Architettu­ra ispirata alNordEuro­pa. Carta: «Labellezza aiuta a studiare»

- R.F.

BASSANO Una struttura moderna, realizzata nel segno della sostenibil­ità ambientale, dell’inclusivit­à e dell’efficienza energetica, che si richiama a quelle del nord Europa, pensata per rispondere alle esigenze di una didattica al passo con i tempi.

Si presenta con queste caratteris­tiche la nuova scuola media dell’istituto comprensiv­o Marconi a Cassola. Un edificio completame­nte ricostruit­o, dopo la demolizion­e del vecchio plesso, inaugurato sabato scorso alla presenza d i nume ro s e a u to r i t à . «Un’operazione costata 3 milioni e 420 mila euro, coperti in parte da un finanziame­nto in conto termico di 700 mila euro, in parte da un contributo statale di 2 milioni e 300 mila euro, per il resto dalle casse municipali — ha sottolinea­to il sindaco Aldo Maroso — L’investimen­to è stato notevole, masiamo orgogliosi del risultato ottenuto».

La ricostruzi­one della scuola secondaria di primo grado era anche l’ultimo step del piano per la creazione di un vero «polo scolastico» nel cuore di Cassola. Un piccolo campus che oggi comprende, oltre a questo edificio, anche la primaria, oggetto di un recente ampliament­o, e un’area verde riqualific­ata in collabor a z i one con l a pa r ro c - chia».«E’ una scuola bella e innovativa nella concezione degli spazi, che consentira­nno una didattica aperta — ha evidenziat­o la dirigente del comprensiv­o Monica Carta —. L’impostazio­ne di questo edificio guarda al nord Europa e credo che potervi studiare sarà una grande opportunit­à per gli insegnanti e per i ragazzi» E’ toccato poi al progettist­a, l’architetto Agostino Scattola, illustrare a genitori e ragazzi le caratteris­tiche e i punti di forza della struttura. Lo stabile ospita sette aule, tre laboratori, un’aula di sostegno, sale dedicate agli insegnanti e una palestra. Tutti gli ambienti sono caratteriz­zati da ampie vetrate che guardano all’esterno ma anche verso gli spazi comuni. Un elemento architetto­nico che, oltre a collegare il pianterren­o e il primo piano, funge anche da libreria e crea una sorta di anfiteatro interno.

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