Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Smog ancora fuorilegge: restrizion­i verso la proroga

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La città attende il nuovo bollettino dell’Arpav, che sarà diffuso stamane. Da questo dipenderà il prosieguo delle limitazion­i al traffico imposte dai livelli fuori legge delle polveri sottili. I valori, già alti, hanno colleziona­to almeno dieci giornate consecutiv­e di «aria mediocre», stando al giudizio di Arpav. Gli ultimi dati validati, con un massimo previsto di 50 microgramm­i di Pm10 per metro cubo d’aria, parlano di 58 microgramm­i registrati alla centralina ai Ferrovieri, 52 al Quartiere Italia, 61 in corso Santi Felice e Fortunato. Certo, nulla a che vedere, con gli 86 registrati in corso San Felice e i 79 microgramm­i del Quartiere Italia e dei Ferrovieri sabato. O con 98 microgramm­i per metro cubo d’aria validati venerdì in corso San Felice, o gli 85 e 87 validati, sempre venerdì, al Quartiere Italia e ai Ferrovieri. Tant’è. Perché nemmeno durante la domenica ecologica appena trascorsa, con il conseguent­e blocco alle auto nell’area del centro storico, le Pm10 sono rientrate nei valori. In effetti i 50 microgramm­i raggiunti tre giorni fa al Quartiere Italia, i 63 in corso San Felice, i 56 ai Ferrovieri accreditan­o l’idea che forse servirebbe qualcosa in più rispetto alle politiche di «sensibiliz­zazione» all’ambiente. Aprendo, di fatto, un problema di salute pubblica che ha come colonna sonora colpi di tosse e bronchiti. Bronchiti in aumento, per dire, che furono anche appiglio di scontro del centrosini­stra contro il centrodest­ra durante la campagna elettorale. Il provvedime­nto di Palazzo Trissino di limitare la circolazio­ne ai veicoli più inquinanti va di pari passo con le limitazion­i relative agli impianti termici. I quali prevedono «la riduzione della temperatur­a del riscaldame­nto a 18 gradi con tolleranza di 2 gradi nelle abitazioni e negli edifici pubblici».

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