Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fallimento del Vicenza Calcio, Franchetto condannato a 5mesi
All’ex amministratore delegato contestata la bancarotta semplice. «Farà appello»
Crac Vicenza Calcio: Marco Franchetto è stato assolto dalla bancarotta preferenziale, ma condannato per bancarotta semplice. La pena è di 5 mesi e 10 giorni. Questa la decisione presa ieri pomeriggio dal giudice del tribunale di Vicenza, Antonella Crea, per l’ex amministratore delegato della società sportiva che andò in fallimento nel 2018. Il pubblico ministero competente del caso, Jacopo Augusto Corno, per lui aveva richiesto 10 mesi. Mentre l’avvocato difensore di Franchetto, Marco Antonio Dal Ben, aveva proposto l’assoluzione per entrambi i capi d’accusa: «Ora attendiamo le motivazioni della sentenza, che verranno depositate tra 90 giorni, e poi sicuramente faremo appello» ha commentato il legale vicentino.
L’accusa della bancarotta preferenziale era per aver mal utilizzato le risorse dell’azienda. Questo perché quando le azioni del Vicenza passarono all’investitore Fabio Sanfilippo, Franchetto aveva versato 200 mila euro al Fisco per un debito legato all’Iva della società, mentre avrebbe dovuto prima pagare il debito con i dipendenti del Vicenza Calcio. Tuttavia la «bancarotta preferenziale non ci può essere in favore dell’Erario - ha detto Dal Ben -. Era un pagamento dovuto. Inoltre non ha disposto lui questa operazione e non ne ha tratto beneficio». Franchetto è stato pertanto assolto da questa accusa. Per quel che riguarda la bancarotta semplice, ossia per aver ritardato l’accesso al fallimento, l’ex amministratore delegato è invece stato ritenuto responsabile. Ma la sua difesa sostiene che «in quel momento, sembrava ci fossero degli investitosi disponibili a immettere ingenti somme di denaro, che a posteriori si sono rivelati inaffidabili ma che all’epoca sembravano solidi - ha ribadito l’avvocato Dal Ben -. E non si pensava di certo ad un fallimento».
Franchetto è già arrivato a sentenza perché ha scelto l’opzione del rito abbreviato. Mentre gli altri imputati hanno prediletto altre strade. Ad ottenere i lavori socialmente utili sono stati il legale Gian Luigi Polato (avvocato Claudio Solinas), Leonardo Adamo e Antonio Mandato (assistiti dall’avvocato Lino Roetta). Stelvio Dalla Vecchia e il figlio Simone (avvocato Fabio Sebastiano) e l’ex presidente Alfredo Pastorelli (avvocati Alberto Berardi e Andrea Giovanardi) hanno invece scelto il percorso più lungo, quello del processo.
Per i Dalla Vecchia si parla di bancarotta semplice perché, insieme ai consiglieri Adamo, Mandato e Polato, nel 2016 avrebbero dovuto prendere atto dell’insolvenza del Vicenza Calcio e portare i libri in tribunale o favorire la ricapitalizzazione. Mentre a Pastorelli la procura imputa una distrazione di 366 mila euro: avrebbe infatti consegnato un totale di nove assegni, tra il 2016 e il 2017, alla società «Soccer Group Management» per un’operazione che pare essere del tutto inesistente. Dunque per lui l’accusa è quella di bancarotta fraudolenta.
La sentenza
La difesa aveva chiesto l’assoluzione: «Ora attendiamo le motivazioni»
Gli altri a processo L’accusa più grave riguarda i Dalla Vecchia per cui si ipotizza la bancarotta fraudolenta