Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Personale, regolamento rimandato e polemiche
È rimandata l’approvazione in giunta del «Regolamento per le istituzioni dell’area delle elevate qualificazioni e il conferimento dei relativi incarichi». La partita della riorganizzazione della macchina comunale, il cui interesse pubblico sposa l’idea che ogni inceppamento si ripercuote nei servizi alla cittadinanza, continua a causare malumori. Non solo nella contrarietà della Rsu all’azione dell’assessorato Risorse umane (Matteo Tosetto) e della direzione generale (Michela Cavalieri), non solo nei mal di pancia tra assessori, ma anche scontentezza tra il personale stesso. E nel computo rientra qualche dirigente. «Forse è giunta l’ora che l’amministrazione cominci a pensare non solo ai vertici apicali che sembrano le priorità – osserva Maria Teresa Turetta (Rsu) – ma anche a coloro, i comuni mortali, che sono ogni giorno a contatto con le persone. Sta di fatto che da sette mesi siamo fermi». La Rsu, che riunisce i delegati di tutti i sindacati, nel corso della riunione convocata per discutere del Regolamento non ha firmato il cosiddetto verbale di confronto. Un segnale che accredita quantomeno l’intenzione di non lasciare più conti in sospeso. Soprattutto dopo la mancata firma del contratto decentrato e i mancanti scatti di carriera.
Ma i sindacati sono sul piede di guerra anche in Viacqua, il gestore idrico partecipato dal Comune. In questo caso il motivo di scontro sta nell’intenzione dell’azienda di adottare lo strumento del telecontrollo, che di fatto si traduce nella scelta di gestione diretta del sistema di allarmistica. Il che comporta la cessazione del rapporto di servizio con la Sala di controllo centralizzata di Agsm Aim. Cessazione, per inciso, che Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil danno per imminente. I sindacati lamentano il mancato coinvolgimento nella decisione e s’appellano direttamente alla giunta Possamai per «valutare se la scelta di passare al telecontrollo sia la più opportuna o non sia il caso di dotarsi in prospettiva futura di una sala controllo centralizzata di Viacqua». La quale, verosimilmente, comporterebbe un investimento non indifferente. Uno dei timori dei sindacati è che il telecontrollo incida nella gestione degli interventi nelle emergenze nonostante sia stato assicurato che il telecontrollo non comporterà nessuna delocalizzazione fisica. La scelta della tecnologia più efficace per le esigenze è un compito dell’azienda, fanno sapere da Viacqua. Quindi «sono stati già avviati specifici gruppi di lavoro, composti da personale direttamente impegnato in queste attività». (