Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Coespu, anno accademico al via: si rinforza il ruolo di supporto alla pace
È stato inaugurato dell’anno accademico 2024 del Coespu, il centro di formazione dei carabinieri per le unità di polizia impiegate in operazioni di pace con sede nella caserma Chinotto di via Medici, insieme al Centro di eccellenza Nato per la polizia di stabilità e alla gendarmeria europea. Presente per l’occasione anche il vice comandante generale dell’Arma, Riccardo Galletta, oltre alle autorità cittadine, tra le quali prefetto Salvatore Caccamo,
il questore Dario Sallustio e la vice sindaca Isabella Sala, i quali hanno assistito attenti al discorso inaugurale del direttore del Coespu Giuseppe De Magistris ( nella foto con Galletta a sinistra), nominato generale di brigata martedì. «Il Coespu non è un ente autonomo - spiega De Magistris -, ma opera in stretta collaborazione con l’Arma dei carabinieri, lo Stato Maggiore della difesa e il ministero degli Affari esteri, che lavorano in stretta simbiosi: noi siamo lo strumento operativo per andare a tradurre queste esigenze formative e di sviluppo concettuale nei paesi dove veniamo chiamati in causa. Ora le guerre si combattono sotto la soglia della guerra stessa, non c’è più solo il cannone, e bisogna sapere come combattere determinati fenomeni». Come spiegato dal generale, sono numerosi i paesi che hanno richiesto l’intervento del Coespu: dalle Filippine al Vietnam, fino al Senegal e al Kenya. Tra le zone bollenti c’è anche la Moldavia, in questi giorni al centro delle pagine di cronaca per i timori di destabilizzazioni da parte della Russia, e dove le cosiddette «trupele de carabinieri», forze di polizia a ordinamento militare che hanno preso il nome dal rapporto bilaterale con i corrispettivi italiani, vengono addestrate dal Coespu per essere schierate nelle missioni di pace Onu. Ma non solo. Fino a qualche mese fa, l’impegno del Centro di eccellenza si estendeva anche in Palestina. «Ci abbiamo operato per molti anni - prosegue De Magistris -, ma dopo una settimana dallo scoppio del conflitto è stato deciso il ritiro dei carabinieri presenti a Gerico, dove si occupavano di addestrare la polizia palestinese con fondi nazionali. Per quanto riguarda i prossimi obiettivi, quest’anno faremo una grossa esercitazione con l’Osce in materia di traffico di esseri umani, che è un grosso problema, e noi dobbiamo essere promotori di nuove procedure per contrastare queste tipologie di fenomeni».