Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Coespu, anno accademico al via: si rinforza il ruolo di supporto alla pace

- Francesco Brun

È stato inaugurato dell’anno accademico 2024 del Coespu, il centro di formazione dei carabinier­i per le unità di polizia impiegate in operazioni di pace con sede nella caserma Chinotto di via Medici, insieme al Centro di eccellenza Nato per la polizia di stabilità e alla gendarmeri­a europea. Presente per l’occasione anche il vice comandante generale dell’Arma, Riccardo Galletta, oltre alle autorità cittadine, tra le quali prefetto Salvatore Caccamo,

il questore Dario Sallustio e la vice sindaca Isabella Sala, i quali hanno assistito attenti al discorso inaugurale del direttore del Coespu Giuseppe De Magistris ( nella foto con Galletta a sinistra), nominato generale di brigata martedì. «Il Coespu non è un ente autonomo - spiega De Magistris -, ma opera in stretta collaboraz­ione con l’Arma dei carabinier­i, lo Stato Maggiore della difesa e il ministero degli Affari esteri, che lavorano in stretta simbiosi: noi siamo lo strumento operativo per andare a tradurre queste esigenze formative e di sviluppo concettual­e nei paesi dove veniamo chiamati in causa. Ora le guerre si combattono sotto la soglia della guerra stessa, non c’è più solo il cannone, e bisogna sapere come combattere determinat­i fenomeni». Come spiegato dal generale, sono numerosi i paesi che hanno richiesto l’intervento del Coespu: dalle Filippine al Vietnam, fino al Senegal e al Kenya. Tra le zone bollenti c’è anche la Moldavia, in questi giorni al centro delle pagine di cronaca per i timori di destabiliz­zazioni da parte della Russia, e dove le cosiddette «trupele de carabinier­i», forze di polizia a ordinament­o militare che hanno preso il nome dal rapporto bilaterale con i corrispett­ivi italiani, vengono addestrate dal Coespu per essere schierate nelle missioni di pace Onu. Ma non solo. Fino a qualche mese fa, l’impegno del Centro di eccellenza si estendeva anche in Palestina. «Ci abbiamo operato per molti anni - prosegue De Magistris -, ma dopo una settimana dallo scoppio del conflitto è stato deciso il ritiro dei carabinier­i presenti a Gerico, dove si occupavano di addestrare la polizia palestines­e con fondi nazionali. Per quanto riguarda i prossimi obiettivi, quest’anno faremo una grossa esercitazi­one con l’Osce in materia di traffico di esseri umani, che è un grosso problema, e noi dobbiamo essere promotori di nuove procedure per contrastar­e queste tipologie di fenomeni».

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