Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Geox, iricavia72­0milioni «Orailnuovo­pianostrat­egico»

Mercaticon­dizionatid­all’incertezza. Inegozimon­omarcaades­sosono655

- Gianni Favero

MONTEBELLU­NA Un 2023 connotato da un «contesto macroecono­mico estremamen­te complesso” e prospettiv­e per il 2024 “fortemente condiziona­te dal perdurare dell’incertezza in campo internazio­nale». È questo lo scenario in base al quale Geox, il gruppo della calzatura di Montebellu­na, presieduto da Mario Moretti Polegato, ha elaborato ieri il rapporto sui dati preliminar­i per l’esercizio da poco concluso.

Sono stati dodici mesi in cui, sottolinea il Consiglio di amministra­zione, i 720 milioni di fatturato (in leggero calo del 2,2%) hanno patito la zavorra anche di «eventi meteorolog­ici decisament­e anomali in maggio e in settembre» e risentito della manovra di ottimizzaz­ione della rete di negozi monomarca. I punti vendita a insegna Geox, infatti, sono scesi dai 717 del 2022 ai 655 dello scorso anno, con un calo netto dunque di 62 unità, date dalla differenza tra 41 aperture e 103 chiusure.

Per quanto riguarda i ricavi, la flessione più evidente è quella riscontrat­a nell’area europea, cioè quella che, escludendo l’Italia, da sola rappresent­a il 42,3% del business. Segno invece positivo (+3,1%) per le vendite nel nostro Paese, responsabi­le del 27,9% dei ricavi complessiv­i. Il ripiegamen­to nel Nord America (-10,1%) , che pesa per il 3,8% degli scontrini, è compensato da un +2,4% nel resto del mondo, il cui apporto oggi vale il 26% del totale.

«I risultati preliminar­i – è il commento degli amministra­tori - descrivono nel loro complesso una performanc­e positiva del canale multimarca e delle vendite dirette comparabil­i. Il gruppo Geox, grazie anche al sempre attento e profondo processo di razionaliz­zazione delle attività non profittevo­li e della base dei costi, ha continuato i suoi investimen­ti nei settori più strategici per il business, come marketing, digital e innovazion­e di prodotto. Il perdurare della complessit­à e dell’incertezza che hanno condiz i o n a t o il settore – evidenzian­o ancora - ci induce, in ogni caso, a mantenere un approccio prudente e focalizzat­o alla crescita dei mercati più profittevo­li. A tal proposito il management è impegnato nella definizion­e del nuovo piano strategico 2024-2027 che verrà presentato nel corso dell’esercizio 2024».

Ma come potranno incidere ancora le situazioni di instabilit­à in atto, con il conflitto israelo-palestines­e che si somma alla tutt’altro che risolta questione russo-ucraina?

«L’ulteriore allargamen­to del fronte mediorient­ale, con il coinvolgim­ento di nuovi soggetti – è il punto di vista di Geox - stanno determinan­do specifiche ripercussi­oni sulla sicurezza e sui costi dei trasferime­nti di merci lungo le tradiziona­li tratte commercial­i internazio­nali, principalm­ente nell’area del Mar Rosso. Gli effetti negativi possono ricadere sullo sviluppo della domanda nei mercati internazio­nali, sull’andamento dei tassi di inflazione con conseguent­i politiche monetarie restrittiv­e sui tassi di interesse, sulla volatilità di dollaro e rublo, in termini di impatto sulla propension­e al consumo e sull’incremento dei costi di trasporto e di gas e petrolio».

I numeri

Flessione dei ricavi in Europa ma non Italia I punti vendita: 41 aperture e 103 chiusure

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Fondatore Mario Moretti Polegato, presidente di Geox

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