Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Troppo poveri per curarsi «In un anno il 20% in più»

In 56 farmacie damartedì si può donare unmedicina­le da banco

- Mauro Della Valle

«All’inizio, 24 anni fa, le persone ci chiedevano informazio­ni, incredule che ci fosse bisogno di una Giornata nazionale per la raccolta del farmaco a favore delle persone bisognose, vista l’esistenza del servizio sanitario. Oggi paradossal­mente siamo tutti consci che ci sono persone costrette a scegliere se curarsi o sfamarsi». Matteo Vanzan farmacista del Veronese, rappresent­ante della Fondazione Banco Farmaceuti­co, ha sintetizza­to così il senso della 24esima Giornata di Raccolta del Farmaco, organizzat­a in tutta Italia con il sostegno di Federfarma. Lo ha fatto ieri mattina nella sala conferenze dell’Usl 8 Berica all’ospedale San Bortolo, dove è stata presentata l’iniziativa, che non si limita alla sola Giornata nazionale, ma viene protratta per una settimana. Quest’anno si svolgerà da martedì 6 a lunedì 12 febbraio, in 56 farmacie della provincia vicentina (550 complessiv­amente nel Veneto), dove sarà presente un punto di raccolta dei farmaci, oltre a manifesti e depliant illustrati­vi. Ciascuno potrà scegliere di donare liberament­e uno o più farmaci da banco che, tramite una rete di 17 associazio­ni di volontaria­to locali, saranno poi destinati a persone in difficoltà economiche. Tra queste la Fondazione San Gaetano presente ieri con Andrea Sgreva e la sezione di Vicenza della Croce Rossa con il presidente Pierandrea Turchetti: «I numeri purtroppo sono in aumento: nel 2023 abbiamo registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente, la metà delle 769 richieste di farmaci, parafarmac­i e presidi medici, 358 delle quali assicurate grazie al Banco Farmaceuti­co, sodi no state indirizzat­e a cittadini italiani. Questi numeri – ha sottolinea­to -, coinvolgon­o il solo Comitato di Vicenza, che copre il territorio tra Arzignano e Camisano».

Durante l’edizione dello scorso anno, in provincia di Vicenza sono state raccolte 5.573 confezioni per un valore

circa 45 mila euro, alle quali si aggiungono le 1.700 confezioni di medicinali donati durante tutto il 2023 nelle quattro farmacie vicentine che ospitano un punto di raccolta permanente della Fondazione Banco Farmaceuti­co. «È un’iniziativa molto sentita – ha detto Daniela Giovanetti, presidente di Federfarma Vicenza -, perché siamo tutti consci delle necessità di tante persone indigenti. La tipologia di farmaci donati è molto ampia, ma si tratta di presidi molto importanti per la salute. C’è chi dona anche 50 euro, e noi stessi come farmacisti versiamo un contributo economico che lo scorso anno è stato pari al 15% del totale». Una situazione ben nota anche all’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin: «Il fenomeno della povertà sanitaria – ha detto l’assessore - è sempre più ampio anche in Veneto e c’è una fascia della popolazion­e che, per diversi motivi, non si rivolge alle istituzion­i, ma che viene aiutata anche grazie al lavoro degli oltre 130 enti del terzo settore convenzion­ati con il Banco Farmaceuti­co».

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Da destra: Pierandrea Turchetti (Cri), Daniela Giovanetti (Federfarma vi) Manuela Lanzarin (assessore) Matteo Vanzan (Fondazione Banco farmaceuti­co veneto), Paolo Sgreva (Fondazione San Gaetano)
Aiuti Da destra: Pierandrea Turchetti (Cri), Daniela Giovanetti (Federfarma vi) Manuela Lanzarin (assessore) Matteo Vanzan (Fondazione Banco farmaceuti­co veneto), Paolo Sgreva (Fondazione San Gaetano)

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