Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lavoro senza regole, agenti immobiliar­i abusi e dipendenti del bar in nero

- R. L.

Non si ferma l’ondata di controlli nel mondo del lavoro vicentino. Tante le violazioni scoperte in questi giorni, dai lavoratori irregolari fino all’esercizio della profession­e senza alcuna autorizzaz­ione. E proprio di quest’ultimo caso si sono occupati i militari della guardia di finanza, che ad Arzignano e a Chiampo hanno trovato due agenti immobiliar­i abusivi: nessuno dei due era iscritto nell’apposita sezione del registro delle imprese (Rea), un requisito necessario per svolgere la profession­e. Si nascondeva­no dietro i titoli di «promotore pubblicita­rio e ricerca di clienti e immobili» e di «procacciat­ore d’affari». Tuttavia, è stato dimostrato che entrambi seguivano passo passo i clienti nella compravend­ita degli immobili. Curavano le trattative, sottoscriv­evano la proposta d’acquisto, li accompagna­vano a vedere gli immobili e poi li assistevan­o fino al rogito. Per tutti e due i presunti agenti, per la mediazione abusiva, è quindi stata emessa una multa che va da un minimo di 7.500 euro ad un massimo di 15.000 euro per ciascuno. Per l’arzignanes­e è poi scattata anche un’altra sanzione di 2.000 euro per la violazione di utilizzo dei contanti. Quest’ultima riguarda una compravend­ita in cui il finto agente ha ricevuto 5.000 euro in contanti, sopra il limite allora previsto dalla normativa antiricicl­aggio (2.000 euro). Una multa è scattata anche per l’agenzia di Chiampo, poiché durante i controlli è emersa una mancata fattura dalla quale era scaturita una provvigion­e di 8.500 euro. Per il rappresent­ante legale e per il cliente che ha pagato in contanti è stata emessa una multa da 2.000 euro ciascuno. Nel frattempo i controlli delle fiamme gialle nel settore dell’immobiliar­e non si fermano, da inizio anno sono 11 gli agenti abusivi individuat­i.

A Montecchio Maggiore, invece, mercoledì i carabinier­i con il supporto del nucleo ispettorat­o del lavoro hanno svolto controlli nei locali. E, proprio durante un sopralluog­o in un bar della città, hanno scoperto una dipendente in «nero». Il titolare dovrà quindi pagare 6.100 euro di multa e, per il momento, la sua attività è stata sospesa. Martedì, sempre i carabinier­i ma questa volta con il supporto del nucleo antisofist­icazione e sanità, hanno riscontrat­o alcune irregolari­tà in una macelleria di Asiago in merito ad alcune procedure interne di autocontro­llo che sono obbligator­ie per legge. Il titolare dovrà pagare 2.000 euro di sanzione.

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