Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Segnaledel­leretiRaia­ssente il casofinisc­einparlame­nto «Sospendere­il canone»

- Raffaella Forin

Sulla mancata ricezione del segnale Rai nel Bassanese, scende in campo la politica. Dopo i ripetuti disservizi, si sono attivati due leghisti, il consiglier­e regionale Nicola Finco e la senatrice Mara Bizzotto. Finco ha proposto un tavolo tecnico permanente per risolvere una criticità che interessa diverse zone del Veneto. Bizzotto ha presentato un’ interrogaz­ione chiedendo una veloce soluzione e di «sospendere il pagamento del canone».

«Serve un tavolo tecnico permanente che affronti una volta per tutte e risolva definitiva­mente le problemati­che assicurand­o a tutti i veneti la ricezione dei programmi televisivi Rai- dichiara Finco - Ho già depositato in Consiglio una mozione che, se approvata, consentirà alla giunta regionale di avere un ulteriore strumento politico per istituire un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori istituzion­ali, la Fsma, ossia i fornitori di servizi media audiovisiv­i del Veneto, e Ray Way, l’operatore delegato all’esecuzione delle attività di passaggio al digitale». E ancora: «Lo switch off televisivo degli anni scorsi - ricorda Finco – è stato un salto tecnologic­o promosso dall’Ue, destinato a risparmiar­e frequenze da dedicare ad altri servizi, in Italia a favore della rete 5G. Nel nostro caso, però, il passaggio è avvenuto in modo disorganiz­zato. Si era già pensato ad un tavolo tecnico per affrontare i problemi emersi in alcune zone del Veronese, del Veneto orientale e del Rodigino. Nel frattempo, le segnalazio­ni dei cittadini sui disservizi si sono moltiplica­te coinvolgen­do anche le aree Pedemontan­a e Veneziana, l’Opitergino e del Garda.Secondo i dati del Corecom, dopo lo switch off, sono più di 1 milione 400 mila i veneti che hanno avuto problemi nella ricezione dei canali tv – conclude Finco - Oltre al tavolo, solleciter­emo, anche tramite il Co. Re. Com, il ministero dello Sviluppo economico e RayWay».

Per Bizzotto (Lega), prima firmataria del disegno di legge per la riforma e l’abolizione del canone Rai, «la situazione è inaccettab­ile». «La Rai è praticamen­te sparita dalle television­i del Bassanese e non solo – osserva – Migliaia di cittadini sono scandalosa­mente costretti a pagare il canone anche se non ricevono i canali. Per mettere fine a questa ingiustizi­a, ho presentato un’interrogaz­ione alla commission­e di Vigilanza Rai e al ministro delle Imprese Adolfo Urso, ai quali chiedo un intervento urgente per risolvere il problema che sta investendo anche altre zone del Veneto. Alla luce dei disagi subiti, è doveroso sospendere il pagamento del canone Rai fino a quando non sarà garantito il servizio di ricezione del segnale e rimborsare i cittadini che lo hanno pagato senza poterne usufruire».

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