Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Valsugana, demoliti i primimassi la ferrovia riaprirà il 20marzo

La statale saràpercor­ribiledal4. Daoggi (eperunmese) laposadell­a retepara-sassi

- Barbara Todesco

Lunedì 4 marzo: sarà questo, salvo imprevisti, il giorno della riapertura della statale Valsugana. Una riapertura che seppur parziale ( a doppio senso su un unica corsia) permetterà al traffico della Valbrenta di tornare a rifiatare. Più lunghi i tempi per la ferrovia, che tornerà in funzione solo il 20 marzo.

Le date sono state definite ieri, dopo un nuovo sopralluog­o tecnico in mattinata di Anas, Rfi e per la prima volta anche dei tecnici trentini. L’obiettivo era provare ad accorciare ulteriorme­nte i tempi necessari alla messa in sicurezza della zona interessat­a dalla frana ma anche le nuove verifiche hanno confermato le previsioni iniziali. L’ipotesi allo studio ieri prevedeva il posizionam­ento di barriere in cemento in grado di proteggere la carreggiat­a sud. I danni provocati al viadotto di San Marino da uno dei massi caduti dal versante del Grappa ne hanno minato la stabilità e oggi la struttura è in grado di sopportare un peso limitato. Scartata questa ipotesi che avrebbe permesso di riaprire in tempi brevi, si è tornati dunque alla prima soluzione: il posizionam­ento di una rete paramassi capace di attutire eventuali nuove cadute. I lavori di installazi­one cominceran­no già oggi, dopo che ieri, come reso noto da Rfi, si è conclusa la prima fase di pulizia del versante, che ha visto anche la demolizion­e del grosso masso di 35 metri cubi rimasto sospeso sopra la galleria ferroviari­a.

Da oggi, dunque, operai al lavoro per la posa di 90 metri di rete, in grado di sopportare fino ad 80 mila chilojoule. Un lavoro che per essere completato richiederà appunto un mese.Terminata la fase di messa in sicurezza la viabilità verrà ripristina­ta ma con un limite importante: il peso massimo dei mezzi che potranno transitare sarà di 25 tonnellate (autobus e buona parte dei camion riuscirann­o a passare). Contempora­neamente alla riapertura al traffico, continuera­nno anche i lavori in parete e sul viadotto: mentre proseguirà la messa in sicurezza del versante ovest del massiccio del Grappa, con le chiodature dei sassi che rischiano ancora di cadere, Anas lavorerà sul viadotto per la riapertura della seconda carreggiat­a prevista in tre mesi. Rfi, intanto, sarà impegnata sui binari e sulla galleria, posizionan­do alcuni tiranti per garantirne la staticità e consentire la riapertura della tratta BassanoTre­nto.

Tutto il cronoprogr­amma è stato condiviso nel pomeriggio di ieri in occasione del nuovo tavolo tecnico ospitato in prefettura a Vicenza. Oltre ad Anas, Rfi erano presenti come in altre occasioni anche i sindaci dei comuni interessat­i (bassanesi e anche trentini), rappresent­anti della Provincia autonoma di Trento e per la prima volta anche alcuni tecnici della Regione. «Come già il sopralluog­o del viceminist­ro Rixi, anche gli incontri di oggi (ieri, Ndr) dimostrano come tutte le parti interessat­e stiano lavorando al meglio per assicurare il ripristino dei collegamen­ti tra Veneto e Trentinoco­mmenta il sindaco di Valbrenta Luca Ferazzoli - Un impegno che è la dimostrazi­one di quando strategico sia questo corridoio non solo per noi residenti ma per tutto il nord del Paese».

Ipotesi scartata Viadotto danneggiat­o dalla frana, non si possono posare le barriere in cemento

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La frana Alcuni dei massi caduti dal Grappa in gennaio

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