Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Valsugana, demoliti i primimassi la ferrovia riaprirà il 20marzo
La statale saràpercorribiledal4. Daoggi (eperunmese) laposadella retepara-sassi
Lunedì 4 marzo: sarà questo, salvo imprevisti, il giorno della riapertura della statale Valsugana. Una riapertura che seppur parziale ( a doppio senso su un unica corsia) permetterà al traffico della Valbrenta di tornare a rifiatare. Più lunghi i tempi per la ferrovia, che tornerà in funzione solo il 20 marzo.
Le date sono state definite ieri, dopo un nuovo sopralluogo tecnico in mattinata di Anas, Rfi e per la prima volta anche dei tecnici trentini. L’obiettivo era provare ad accorciare ulteriormente i tempi necessari alla messa in sicurezza della zona interessata dalla frana ma anche le nuove verifiche hanno confermato le previsioni iniziali. L’ipotesi allo studio ieri prevedeva il posizionamento di barriere in cemento in grado di proteggere la carreggiata sud. I danni provocati al viadotto di San Marino da uno dei massi caduti dal versante del Grappa ne hanno minato la stabilità e oggi la struttura è in grado di sopportare un peso limitato. Scartata questa ipotesi che avrebbe permesso di riaprire in tempi brevi, si è tornati dunque alla prima soluzione: il posizionamento di una rete paramassi capace di attutire eventuali nuove cadute. I lavori di installazione cominceranno già oggi, dopo che ieri, come reso noto da Rfi, si è conclusa la prima fase di pulizia del versante, che ha visto anche la demolizione del grosso masso di 35 metri cubi rimasto sospeso sopra la galleria ferroviaria.
Da oggi, dunque, operai al lavoro per la posa di 90 metri di rete, in grado di sopportare fino ad 80 mila chilojoule. Un lavoro che per essere completato richiederà appunto un mese.Terminata la fase di messa in sicurezza la viabilità verrà ripristinata ma con un limite importante: il peso massimo dei mezzi che potranno transitare sarà di 25 tonnellate (autobus e buona parte dei camion riusciranno a passare). Contemporaneamente alla riapertura al traffico, continueranno anche i lavori in parete e sul viadotto: mentre proseguirà la messa in sicurezza del versante ovest del massiccio del Grappa, con le chiodature dei sassi che rischiano ancora di cadere, Anas lavorerà sul viadotto per la riapertura della seconda carreggiata prevista in tre mesi. Rfi, intanto, sarà impegnata sui binari e sulla galleria, posizionando alcuni tiranti per garantirne la staticità e consentire la riapertura della tratta BassanoTrento.
Tutto il cronoprogramma è stato condiviso nel pomeriggio di ieri in occasione del nuovo tavolo tecnico ospitato in prefettura a Vicenza. Oltre ad Anas, Rfi erano presenti come in altre occasioni anche i sindaci dei comuni interessati (bassanesi e anche trentini), rappresentanti della Provincia autonoma di Trento e per la prima volta anche alcuni tecnici della Regione. «Come già il sopralluogo del viceministro Rixi, anche gli incontri di oggi (ieri, Ndr) dimostrano come tutte le parti interessate stiano lavorando al meglio per assicurare il ripristino dei collegamenti tra Veneto e Trentinocommenta il sindaco di Valbrenta Luca Ferazzoli - Un impegno che è la dimostrazione di quando strategico sia questo corridoio non solo per noi residenti ma per tutto il nord del Paese».
Ipotesi scartata Viadotto danneggiato dalla frana, non si possono posare le barriere in cemento