Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’ultimo produttore: «Così costruiamo imezzi dei campioni»
Menardi: «Abbiamo conquistato il Canada»
dallo sci in epoche successive. «Eugenio Monti all’epoca - racconta Diego Menardi, fabbro e costruttore di bob a Pian da Lago, unico erede insieme al socio Roberto Chenet di questa attività, - ha rappresentato quello che sarebbe poi stato Alberto Tomba per lo sci».
Una passione contagiosa. «Ancora oggi non c’è garage o fienile da Cortina ad Auronzo - continua Menardi - dove non ci sia un bob o uno slittino». Magari impolverato, in disuso da anni, ma cimelio di un’epoca che la pista potrebbe rinverdire. Così spera il Bob Club Cortina e Diego Menardi, classe 1960, che ha vissuto quegli anni e a sedici ha iniin ziato a lavorare in bottega con Siorpaes, apprendendone i segreti e raffinando le proprie competenze. Fino a quando ha deciso di spiccare il volo, precedendo di qualche anno la crisi che avrebbe colpito il settore in Italia e portato alla chiusura di Podar e Siorpaes.
«Era il 1985 - ricorda - e la nazionale canadese mi chiese se volevo diventare il loro meccanico. Ero giovane, avevo voglia di fare nuove esperienze e accettai. Pensavo di fermarmi per un anno, invece ho continuato fino al ‘94».
La nazionale canadese in quel periodo è andata crescendo, oggi insieme a Usa, Gran Bretagna e Germania è tra le più forti del mondo, e la
Imprenditore Diego Menardi nella fabbrica dove costruisce i bob impiegati dagli sportivi di tutto il mondo: a suo avviso la pista rilancerà questo sport bottega di Diego a Calgary è diventata il punto di riferimento per il movimento che oggi vanta migliaia di praticanti ed è seguito da migliaia di tifosi. Un’esperienza molto formativa: «Ho imparato bene l’inglese e, lavorando per una squadra, ho compreso l’importanza di realizzare mezzi che ben si adattano all’atleta. Nelle gare di bob ci sono tre fattori che concorrono