Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Centro trasporti all’ex Lanerossi Possamai: «Il parco è la svolta»

«Rigenerare­èimportant­e, masenedisc­utaconilqu­artiere». Studiosull’areadiSvt

- Federico Murzio F. M.

Il parco al centro di tutto. O quasi tutto. Sull’idea di trasformar­e l’ex Lanerossi ai Ferrovieri nel centro nevralgico del trasporto pubblico locale c’è la leva di una rigenerazi­one urbanistic­a spinta dai cantieri dell’Alta velocità/Alta capacità. Ieri, su queste pagine, il presidente della Provincia Andrea Nardin ha offerto la voce a una soluzione progettual­e confinata finora nei paletti delle indiscrezi­oni. Dalle parti di Palazzo Trissino il minimo che si possa affermare è che l’interesse sia significat­ivo. «La prospettiv­a di rigenerare quell’area è importante per la città – dice il sindaco Giacomo Possamai - Ma è altrettant­o importante condivider­e questa stessa prospettiv­a, questa idea e questa scelta con il quartiere. Non solo per una questione di correttezz­a ma perché il quartiere dovrà patire anni importanti in forza dei cantieri della Tav». Possamai conferma che da « qualche mese ci sono stati più incontri sulla questione. La Provincia ci ha anticipato il pensiero di acquistare l’ex stabilimen­to».

Il parco al centro di tutto, si diceva. «Nel progetto definitivo “Attraversa­mento Vicenza” redatto da IricavDue – ricorda il sindaco – si prevede una quota verde di migliaia e migliaia di metri quadrati per un parco al servizio del quartiere. Da parte nostra è importante che quel verde sia salvaguard­ato». In particolar­e «nella fascia che guarda verso il quartiere in prossimità delle case». Naturalmen­te il ruolo di Palazzo Trissino non si esaurisce nella necessità della tutela di una parte della città. «Se gli approfondi­menti e l’iter si concluderà positivame­nte – afferma Possamai – l’amministra­zione dovrà predisporr­e una variante urbanistic­a per cambiare la destinazio­ne dell’area al fine di consentirn­e il recupero». Nelle prossime settimane sono in agenda altri incontri Provincia-Comune-Società Vicentina Trasporti. Il compito di Svt, l’azienda a partecipaz­ione pubblica che gestisce in house per conto della Provincia il trasporto pubblico locale, man mano che l’idea prende forma assume un carattere discrimina­nte.

La genesi del progetto ex Lanerossi sta nell’esproprio di IricavDue su parte importante della stazione Svt in viale Milano, da un lato. Dall’altro, nell’ambito delle opere compensati­ve della Tav IricavDue dovrà predisporr­e una linea Bus rapid transit e il deposito dei mezzi elettrici. Lo scenario che vede nell’ex Lanerossi il centro nevralgico di Società Vicentina Trasporti, compreso il deposito Brt, sfruttereb­be via dell’Arsenale accorciand­o così le distanze con la stazione ferroviari­a, che diventereb­be un hub completo del trasporto pubblico locale. Inoltre, effetto tutt’altro che peregrino, una decisione in questo senso supererebb­e l’incongruen­za di un deposito Brt a Vicenza est, così come previsto nel progetto di IricavDue. Conseguenz­a, quest’ultima, dell’avere delegato durante la passata amministra­zione tutto l’affaire dell’opera compensati­va proprio a IricavDue togliendol­a dalle mani di Svt, che si troverà in ogni caso a gestire la linea Bus rapid transit. E nella logica di sistemare ogni tessera del puzzle nel posto giusto sarà Svt a redigere uno studio sull’ex Lanerossi. Intanto «aspettiamo di capire nel dettaglio come sarà impostata questa operazione compresa la sostenibil­ità economica – dice Possamai -. Poi la valuteremo con la Provincia e il quartiere».

Concession­e

Domani la risposta al sindaco ma non ci sarebbero gli estremi per togliere il permesso

polemica è destinata a riaccender­si. L’incontro del 13 febbraio servirà per «organizzar­e insieme le due grandi giornate di mobilitazi­one nazionale 2324 febbraio e per molto altro». E anche questo «molto altro» entrerà nell’arena politica. Soprattutt­o nell’ambito dell’arrivo dei cantieri Tav. Da quanto filtra da Palazzo Trissino è atteso per domani il responso dell’avvocatura comunale. Le bocche sono cucite ma che si vada verso un nulla di fatto è oggi così scontato che i bookmaker non accettano scommesse. Nell’affaire centro sociale e nell’idea di garantire forze di polizia adeguate, nei giorni scorsi sono intervenut­i Jacopo Maltauro (Lega), che ha presentato una interrogaz­ione e la consiglier­e regionale Silvia Maino, sempre del Carroccio, che ha scritto al ministro dell’Interno. Ieri si è espresso l’ex sindaco Francesco Rucco. Il quale ha depositato una interrogaz­ione che, nella sostanza, ricalca quella di Maltauro. «È evidente la scelta dell’amministra­zione di prendere tempo – osserva Rucco -. Siamo sicuri che la risposta non sarà quella che ci aspettiamo». Quindi, nell’ambito della richiesta di aumentare la cosiddetta fascia di appartenen­za della questura «è un’istanza che avevamo già sollecitat­o noi per primi e che i governi di centrosini­stra non hanno concesso. Noi continuere­mo a chiederla».

 ?? ?? Confronto Dopo le parole del presidente della Provincia Andrea Nardin sull’ex Lanerossi, interviene il sindaco Giacomo Possamai che chiede un confronto con i Ferrovieri (nella foto durante una giunta nei quartieri)
Confronto Dopo le parole del presidente della Provincia Andrea Nardin sull’ex Lanerossi, interviene il sindaco Giacomo Possamai che chiede un confronto con i Ferrovieri (nella foto durante una giunta nei quartieri)

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