Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Centro trasporti all’ex Lanerossi Possamai: «Il parco è la svolta»
«Rigenerareèimportante, masenediscutaconilquartiere». Studiosull’areadiSvt
Il parco al centro di tutto. O quasi tutto. Sull’idea di trasformare l’ex Lanerossi ai Ferrovieri nel centro nevralgico del trasporto pubblico locale c’è la leva di una rigenerazione urbanistica spinta dai cantieri dell’Alta velocità/Alta capacità. Ieri, su queste pagine, il presidente della Provincia Andrea Nardin ha offerto la voce a una soluzione progettuale confinata finora nei paletti delle indiscrezioni. Dalle parti di Palazzo Trissino il minimo che si possa affermare è che l’interesse sia significativo. «La prospettiva di rigenerare quell’area è importante per la città – dice il sindaco Giacomo Possamai - Ma è altrettanto importante condividere questa stessa prospettiva, questa idea e questa scelta con il quartiere. Non solo per una questione di correttezza ma perché il quartiere dovrà patire anni importanti in forza dei cantieri della Tav». Possamai conferma che da « qualche mese ci sono stati più incontri sulla questione. La Provincia ci ha anticipato il pensiero di acquistare l’ex stabilimento».
Il parco al centro di tutto, si diceva. «Nel progetto definitivo “Attraversamento Vicenza” redatto da IricavDue – ricorda il sindaco – si prevede una quota verde di migliaia e migliaia di metri quadrati per un parco al servizio del quartiere. Da parte nostra è importante che quel verde sia salvaguardato». In particolare «nella fascia che guarda verso il quartiere in prossimità delle case». Naturalmente il ruolo di Palazzo Trissino non si esaurisce nella necessità della tutela di una parte della città. «Se gli approfondimenti e l’iter si concluderà positivamente – afferma Possamai – l’amministrazione dovrà predisporre una variante urbanistica per cambiare la destinazione dell’area al fine di consentirne il recupero». Nelle prossime settimane sono in agenda altri incontri Provincia-Comune-Società Vicentina Trasporti. Il compito di Svt, l’azienda a partecipazione pubblica che gestisce in house per conto della Provincia il trasporto pubblico locale, man mano che l’idea prende forma assume un carattere discriminante.
La genesi del progetto ex Lanerossi sta nell’esproprio di IricavDue su parte importante della stazione Svt in viale Milano, da un lato. Dall’altro, nell’ambito delle opere compensative della Tav IricavDue dovrà predisporre una linea Bus rapid transit e il deposito dei mezzi elettrici. Lo scenario che vede nell’ex Lanerossi il centro nevralgico di Società Vicentina Trasporti, compreso il deposito Brt, sfrutterebbe via dell’Arsenale accorciando così le distanze con la stazione ferroviaria, che diventerebbe un hub completo del trasporto pubblico locale. Inoltre, effetto tutt’altro che peregrino, una decisione in questo senso supererebbe l’incongruenza di un deposito Brt a Vicenza est, così come previsto nel progetto di IricavDue. Conseguenza, quest’ultima, dell’avere delegato durante la passata amministrazione tutto l’affaire dell’opera compensativa proprio a IricavDue togliendola dalle mani di Svt, che si troverà in ogni caso a gestire la linea Bus rapid transit. E nella logica di sistemare ogni tessera del puzzle nel posto giusto sarà Svt a redigere uno studio sull’ex Lanerossi. Intanto «aspettiamo di capire nel dettaglio come sarà impostata questa operazione compresa la sostenibilità economica – dice Possamai -. Poi la valuteremo con la Provincia e il quartiere».
Concessione
Domani la risposta al sindaco ma non ci sarebbero gli estremi per togliere il permesso
polemica è destinata a riaccendersi. L’incontro del 13 febbraio servirà per «organizzare insieme le due grandi giornate di mobilitazione nazionale 2324 febbraio e per molto altro». E anche questo «molto altro» entrerà nell’arena politica. Soprattutto nell’ambito dell’arrivo dei cantieri Tav. Da quanto filtra da Palazzo Trissino è atteso per domani il responso dell’avvocatura comunale. Le bocche sono cucite ma che si vada verso un nulla di fatto è oggi così scontato che i bookmaker non accettano scommesse. Nell’affaire centro sociale e nell’idea di garantire forze di polizia adeguate, nei giorni scorsi sono intervenuti Jacopo Maltauro (Lega), che ha presentato una interrogazione e la consigliere regionale Silvia Maino, sempre del Carroccio, che ha scritto al ministro dell’Interno. Ieri si è espresso l’ex sindaco Francesco Rucco. Il quale ha depositato una interrogazione che, nella sostanza, ricalca quella di Maltauro. «È evidente la scelta dell’amministrazione di prendere tempo – osserva Rucco -. Siamo sicuri che la risposta non sarà quella che ci aspettiamo». Quindi, nell’ambito della richiesta di aumentare la cosiddetta fascia di appartenenza della questura «è un’istanza che avevamo già sollecitato noi per primi e che i governi di centrosinistra non hanno concesso. Noi continueremo a chiederla».