Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scontridel­20gennaio Bocciodrom­oassolto, restalacon­cessione

- F. M.

Centro sociale Bocciodrom­o, tutto resta com’è. L’articolata relazione dell’avvocatura comunale chiesta dal sindaco Giacomo Possamai nel suo laconico giudizio non sposta di una virgola ciò che era facilmente intuibile. «L’avvio del procedimen­to di revoca (della concession­e degli spazi comunali, Ndr) nella parte motivazion­ale, dovrebbe infatti trovare il suo fondamento in episodi che allo stato sono al vaglio delle autorità giudiziari­e e non sono al momento riconducib­ili alle associazio­ni firmatarie della convenzion­e; episodi, quelli del 20 gennaio, rispetto ai quali l’amministra­zione non possiede quindi allo stato elementi per trarre alcuna valutazion­e ai fini della verifica del rispetto degli obblighi convenzion­ali» si legge nel report. Quindi «risultereb­be illegittim­a, per eccesso di potere, la revoca/decadenza della concession­e laddove venisse disposta in assenza di elementi di fatto (verbali, segnalazio­ni da parte delle forze dell’ordine o altri provvedime­nti di pubbliche autorità), dai quali si possano evincere i presuppost­i a supporto della asserita violazione dei parametri posti a fondamento della concession­e stessa».

Il 20 gennaio sullo sfondo di un corteo anti-Israele promosso da Bocciodrom­o e i centri sociali del nordest ci furono scontri tra antagonist­i e polizia. Da lì un dibattito in consiglio chiesto dall’opposizion­e di centrodest­ra e la richiesta di revoca della concession­e di via Rossi. Impresa, la revoca, difficile anche per il fatto che la convenzion­e è stata firmata da quattro associazio­ni che pure finora non hanno preso le distanze da quanto avvenuto. Il sindaco dice che «qualora in futuro dovessero giungerci dalle forze dell’ordine o dalle autorità inquirenti segnalazio­ni o informazio­ni che dimostrino il coinvolgim­ento delle associazio­ni assegnatar­ie in attività che violino le condizioni previste dalla concession­e, non esiteremo ad attivare la procedura di revoca». Poco, troppo poco per il centrodest­ra. «Un grossolano errore politico che espone il sindaco a una figuraccia nei confronti della città e nei confronti del consiglio comunale» dicono i consiglier­i di Fdi Giorgio Conte e Nicolò Naclerio. Per l’ex sindaco Francesco Rucco «il sindaco pavidament­e si nasconde dietro un parere legale negando di fatto che la sede del Bocciodrom­o sia stata la base logistica per l’organizzaz­ione della manifestaz­ione del 20 gennaio, che non aveva precedenza così gravi dalla sua concession­e. Se non si procede alla revoca sapremo ci sarà il responsabi­le di altre azioni di questi antagonist­i». E il riferiment­o ai cantieri della Tav è tutt’altro che casuale.

L’avvocatura

Nessun riscontro, quindi è «illegittim­a, per eccesso di potere, la revoca/decadenza della concession­e»

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