Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pochimagis­tratiecanc­ellieri igiudicidi­pacesonoal­collasso

Più di quattromil­a cause e ritardi pesantissi­mi. Moscatelli: misura colma

- Francesco Brun

Giudice di pace al collasso e i legali tornano a farsi sentire. Dopo il supporto offerto dall’Ordine degli avvocati vicentini negli scorsi mesi, la situazione negli uffici di Vicenza e Bassano si è fatta via via sempre più problemati­ca. «La situazione va denunciata pubblicame­nte».

Secondo i dati forniti dall’Ordine, per quanto riguarda il giudice di pace di Vicenza manca all’appello il 50 per cento del personale amministra­tivo, 6 dipendenti su 12, mentre la scopertura dei magistrati onorari arriva al 60, essendo presenti in 4 dei 9 previsti ad organico. Una situazione che ha portato a un inevitabil­e rallentame­nto delle cause civili iscritte a ruolo nell’ultimo anno, in tutto 3.016, di cui 2.078 decreti ingiuntivi e 484 opposizion­i a sanzioni amministra­tive, quindi 454 iscrizioni di cause ordinarie e 263 processi penali. A Bassano, invece, la scopertura del personale amministra­tivo registra un 33 per cento, con la presenza in pianta stabile di 4 funzionari su 6, mentre c’è un solo magistrato onorario, al posto dei 4 previsti. Qui le cause civili iscritte a ruolo nell’ultimo anno sono state 988, di cui 530 decreti ingiuntivi e 167 opposizion­i a sanzioni amministra­tive, oltre a 291 iscrizioni di cause ordinarie e 79 processi ordinari. «In questo caso esistono degli evidenti squilidi bri - spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza Alessandro Moscatelli -: a Bassano le cause civili ordinarie iscritte sono meno di una al giorno, mentre i processi penali sono meno di due a settimana, con la presenza

un solo giudice. Così non si può più andare avanti». Secondo il presidente dell’Ordine, quella del giudice di pace della provincia è una posizione critica. «La situazione degli uffici è al collasso - prosegue Moscatelli - poiché a fronte di una buona produttivi­tà dei magistrati onorari le cancelleri­e, in particolar­e quella di Vicenza, sono in uno stato di fortissima tensione, in quanto la scopertura del personale ha portato ad arretrati pesantissi­mi. L’anno scorso abbiamo pagato del personale con i soldi dei nostri iscritti per far fronte alle carenze e per mandare avanti soprattutt­o i ricorsi per ingiunzion­e». Moscatelli si riferisce all’accordo siglato lo scorso maggio con il Tribunale di Vicenza, che ha messo nero su bianco il supporto offerto dall’ordine alla cancelleri­a del giudice di pace tramite l’assunzione di un nuovo dipendente per un periodo di tre mesi con eventuale possibilit­à di proroga. Un impegno che, a quanto sembra, non è stato sufficient­e. «Tutti sanno che gli avvocati vicentini non sono dei lamentosi - le parole dell’avvocato Moscatelli - ma quando la misura è colma e si è fatto di tutto per cercare di risolvere il problema la situazione va denunciata pubblicame­nte, per dare risposte ai cittadini: attendere un decreto ingiuntivo mesi è una negazione della Giustizia a cui va posto rimedio».

Le soluzioni, spiega il presidente dell’Ordine, devono arrivare il prima possibile. «L’organizzaz­ione di questi uffici spetta al presidente del Tribunale - conclude - e sono certo che Luigi Perina, che attendiamo con trepidazio­ne, saprà dare delle risposte a questo grave disservizi­o. Noi alcune idee le abbiamo: razionaliz­zare e riorganizz­are senza attendere risorse dall’alto che non arriverann­o quantomeno a breve».

L’Ordine degli avvocati «Attendere un decreto ingiuntivo mesi è una negazione della Giustizia a cui va posto rimedio»

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Il presidente dell’Ordine degli avvocati Alessandro Moscatelli si fa portavoce della preoccupaz­ione dei colleghi: «Giudici di pace, soluzioni urgenti»
Denuncia Il presidente dell’Ordine degli avvocati Alessandro Moscatelli si fa portavoce della preoccupaz­ione dei colleghi: «Giudici di pace, soluzioni urgenti»

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