Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

LaNutribul­let regge solo un set poi laVirtus cala il «centello»

La squadra di Vitucci arranca e si affida ai tiri da tre: la partita è segnata

- Di Matteo Valente

Serviva una notte magica, come quella dell’aprile 2023. Ma le favole si definiscon­o tali perché sono storie uniche e spesso irripetibi­li. La Nutribulle­t affonda sotto i colpi di una monumental­e Virtus Bologna, troppo forte per questa Tvb e per i suoi limiti apparsi fin troppo evidenti. La forza e il talento della Segafredo, terza nell’Europa dei grandi non aveva bisogno di conferme al Palaverde, a differenza della voglia e di una reazione di una Treviso che ancora una volta ha dimostrato di non avere le basi difensive e offensive per poter competere a questi livelli.

Di fatto la gara della squadra di Vitucci è durata appena 12 minuti, poi in campo si è vista solo la Virtus (84% finale nel tiro a due, ndr) , con il suo talento, la sua fisicità e la voglia di chiudere presto e

bene la pratica contro la penultima del campionato. Della serata biancoblù c’è ben poco da salvare, se non quel lampo nel cuore del primo quarto con Robinson che prima risolve una mezza palla persa, e poi fa esplodere il Palaverde con una tripla in transizion­e per il 20-14. Ma questa Tvb quest’anno ha ormai mostrato di poter offrire un minimo di emozioni solo aggrappand­osi al tiro da tre, con tanti isolamenti e conclusion­i forzate di quelli che dovrebbero essere le punte di diamante di un roster che avrebbe i mezzi e le qualità per giocare meglio di così. La sconfitta più pesante per Treviso è però l’aver visto il Palaverde inizia a svuotarsi a sette minuti dalla fine della gara, con la Virtus volata a +40. Perché la sconfitta era prevedibil­e, ma con l’atteggiame­nto remissivo visto ieri sera la strada verso la retrocessi­one è sembra segnata.

Dall’altra parte Bologna ha dimostrato tutta la propria forza, accelerand­o nel secondo quarto, con un parziale di 6-18 che ha avuto la forza di un gancio in pieno volto per la Nutribulle­t e la sua gente. Con il passare dei minuti quella del Palaverde è diventata una partitella di allenament­o per la Virtus, che ha continuato a giocare da grande squadra, limitandos­i a far tirare Treviso senza di fatto mai perdere mai un momento l’inerzia della gara. Una disfatta senza attenuanti o alibi per la squadra di Vitucci, che tocca un altro dei punti più bassi della propria stagione per atteggiame­nto, rendimento, voglia e carattere.Serve una reazione e un segnale: dopo Trento c’è infatti una sosta di tre settimane che rappresent­a l’ultima occasione per dare la sterzata alla stagione. Un’inversione di rotta che però difficilme­nte può arrivare giocando così.

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(foto Ciamillo) Lottatore Uno spunto di Harrison contro l a difesa della Virtus Bologna

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