Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pop-Beat Italia, lamostra damezzomil­ione cerca (ancora) tanti sponsor

- F. M.

La marcia di avviciname­nto a «Pop-Beat Italia 1969-1979» continua. Della mostra curata da Roberto Floerani, dal 2 marzo al 30 giugno in Basilica, emergono ulteriori dettagli. Dettagli, per inciso, che superano l’ampio ventaglio di eventi collateral­i o il numero delle opere esposte (un centinaio realizzate da trentacinq­ue artisti). Si parla, per esempio, del costo della mostra. A Palazzo Trissino si «accenna» a poco più di 500 mila euro tutto compreso. Presa per buona la cifra non è però ancora conosciuto il contributo del Comune. Anche perché , spi ega l’assessore alla Cultura Ilaria Fantin «non è ancora conclusa la ricerca degli sponsor. Queste sono le giornate decisive».

«Pop-Beat Italia 1969-1979» è una coproduzio­ne tra Palazzo Trissino e Silvana Editoriale. Coproduzio­ne, in sintesi, significa che i due attori condivider­anno costi e ricavi. Non è invece una novità che, rispetto agli ultimi allestimen­ti, in questa mostra non ci sia l’input di Guido Beltramini (direttore del Centro internazio­nale di studi di architettu­ra Andrea Palladio) ma di Jacopo Bulgarini d’Elci, già vice sindaco e assessore alla Cultura con Achille Variati sindaco. Sono stati invece definiti i prezzi dei biglietti. Il cosiddetto «open», acquistabi­le solo on line ammonta a 16 euro, l’intero 13 euro, il ridotto 11 euro, dai 6 ai 14 anni accompagna­ti 5 euro, così come 5 euro il ridotto scuole. Con le dovute proporzion­i, i prezzi sono sostanzial­mente in linea con il cosiddetto grande evento del 2017 («Van Gogh. Tra il grano e il cielo») e con «I creatori dell’Egitto eterno» del 2022. «Pop Beat abbraccerà tutta la città, declinando attraverso numerosi eventi, dentro e fuori mostra, lo spirito degli anni 60 e 70 in Italia – spiega l’assessore -. Sono già numerose le adesioni di partner culturali ma abbiamo raccolto molto interesse da parte di tutti gli operatori con cui abbiamo costituito il Coordiname­nto cultura. Contiamo sull’energia di tutti per far scoprire questo particolar­issimo periodo storico, artistico e musicale che tanto ha influenzat­o la nostra società». A saltare subito all’occhio nel ricco calendario di eventi «la serata performati­va “Randagi Agnelli Angeli Fottuti”, del co-curatore Alessandro Manca (recitazion­e, musica, video), nell’auditorium della Basilica, a metà marzo» fa sapere il Comune. «Ho voluto approfondi­re un periodo storico che ho vissuto da testimone oculare, almeno a partire dalla metà degli anni ’70, nelle speranze, nei fermenti, nella voglia di vivere, naufragati nella tragedia degli anni di piombo e della strage procurata dalle droghe pesanti» dice Floreani.

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giugno in Basilica coproduzio­ne tra Comune e Silvana Editoriale

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