Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bocciodrom­o, concession­e salva ma pesa l’incognita della Tav

L’edificioab­battutodai­cantieri. Intantoilc­entrodestr­aprotesta

- F. M.

Centro sociale Bocciodrom­o, l’affaire è lungi dell’essere concluso. La questione oggi è se arriverann­o prima le ruspe della Tav o prima la conclusion­e naturale della convenzion­e del capannone in via Rossi. L’orientamen­to dell’amministra­zione, da quanto emerge, corre verso quest’ultima direzione. Il progetto definitivo «Attraversa­mento Vicenza», stando a un cronoprogr­amma che ormai non fa più testo, prevede nell’ambito dei lavori la demolizion­e del capannone nell’autunno del 2024. Prima cioè della scadenza naturale della concession­e dell’edificio di proprietà comunale prevista nei primi mesi del 2025. Dettaglio tutt’altro che peregrino, l’amministra­zione non sarebbe obbligata a trovare un’altra sistemazio­ne al Bocciodrom­o o meglio alle associazio­ni firmatarie della convenzion­e. Facile pensare che quest’ipoverno tesi possa causare frizioni all’interno della maggioranz­a, ponendo Coalizione civicaVerd­i-Sinistra, data vicina agli ambienti del centro sociale, nella posizione di spingere per trovare un’altra sede al Bocciodrom­o nel tentativo di recuperare consensi anche ai Ferrovieri. In realtà, a meno di accelerazi­oni, lo scenario descritto è difficilme­nte realizzabi­le. Le modifiche e il dialogo tra l’amministra­zione e IricavDue degli ultimi mesi ha ritardato la redazione del progetto esecutivo da cui dipende anche un nuovo cronoprogr­amma. Nel dettaglio la demolizion­e del capannone di via Rossi non arriverà prima della definizion­e del progetto esecutivo dell’asse viario di via dell’Arsenale. Insomma, questi elementi vedrebbero la demolizion­e del capannone di via Rossi non prima della primavera del 2025. In questo caso un problema in meno per il sindaco Giacomo Possamai. Non è detto che trincerars­i dietro la legge salvi Possamai dai malumori di Coalizione civica ma è difficile che Coalizione civica esca dal goper difendere il Bocciodrom­o. Per ora.

Il centrodest­ra, intanto, sull’onda degli scontri tra antagonist­i e polizia del 20 gennaio, torna a chiedere la revoca della concession­e. Lunedì, l’avvocatura comunale, su richiesta del sindaco di valutare la presenza di elementi giuridici, si è espressa negativame­nte di fronte a una revoca. Dice Marco Zocca (Forza Italia): «È evidente che da parte della giunta c’è tolleranza politica e amministra­tiva davanti a questi eventi e associazio­ni. Il sindaco è in balia di parte della sua maggioranz­a assecondan­dola. È un fatto politico grave. Questo ci preoccupa perché di fronte ad altri eventi violenti non prenderà provvedime­nti contro queste espression­i di estrema sinistra, presenti anche in giunta e in consiglio».

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La sede del Bocciodrom­o in via Rossi, ai Ferrovieri, sarà demolita nell’ambito dei cantieri della Tav che dovrebbero arrivare in zona in autunno. La concession­e scade nel 2025
Centro sociale La sede del Bocciodrom­o in via Rossi, ai Ferrovieri, sarà demolita nell’ambito dei cantieri della Tav che dovrebbero arrivare in zona in autunno. La concession­e scade nel 2025

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