Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Serena: «La Serie B è fatta così Venezia e Citta ripartiran­no»

Il tecnico analizza ilmomento non certo facile di arancioner­overdi e granata. «Sta nelle cose ma sono squadre che hanno tutto per rialzarsi»

- Dimitri Canello

Michele Serena, in un mese il campionato di Venezia e Cittadella è radicalmen­te cambiato. Solo un momento, o immagina una flessione più marcata?

«In Serie B le cose cambiano rapidament­e. Il Cittadella veniva da nove risultati utili consecutiv­i, quasi tutte vittorie. Ci può stare una flessione, è fisiologic­a nel corso di una stagione e sono convinto che si riprenderà presto. Il Venezia ha perso in modo immeritato a Parma, ma è ancora in corsa per il traguardo massimo. Non sono sorpreso neppure qui, avevo pronostica­to qualche mese fa che la Cremonese sarebbe tornata in quota e così è stato».

A proposito di Cremonese. Come valuta quanto accaduto con Johnsen?

«La verità? Non mi strappo i capelli per la sua cessione. Anzi, discuto solo le modalità, per il resto è stato ceduto per tre milioni un giocatore che è arrivato con difetti importanti e che se n’è andato senza essere migliorato. È un giocatore molto veloce, che in rosa il Venezia non ha più, ma quanto a contributo di gol e assist, non mi ha entusiasma­to. Poche reti, pochi assist, insomma il Venezia andrà avanti anche senza Johnsen».

I tifosi hanno però contestato la decisione, così come lo ha fatto Vanoli.

«Conosco Paolo, se ha reagito così evidenteme­nte è stato informato solo all’ultimo, questo è stato l’errore. Una società può avere necessità in un certo momento della sua esistenza, se fosse stato coinvolto sono convinto che la reazione sarebbe stata molto diversa. Vanoli è una persona diretta e schietta, le modalità non sono state quelle giuste. Si fosse spiegato le cose come stavano, il contorno sarebbe stato diverso. Poi, sempre per dire quello che penso, per tre milioni l’affare lo ha fatto il Venezia. Il fatto che non sia stato sostituito, questo è un altro discorso».

Il Venezia cambierà modulo secondo lei?

«Abbiamo visto Pohjanpalo e Gytkjaer insieme nelle ultime due partite, dal 4-3-3 siamo passati al 4-4-2. Io credo che la chiave sia Ellertson. Con un po’ di convinzion­e può fare un lavoro simile a quello che faceva Johnsen, mentre dall’altra parte ci metto Pierini e mi sembra che, sotto questo profilo, non sia cambiato assolutame­nte nulla. Il Venezia è ancora lì, sarebbe stato importante per tanti motivi pareggiare a Parma. Non ci sono riusciti, è arrivata una beffa immeritata, ma bisogna guardare avanti».

Johnsen ceduto? Nonmi strappo i capelli, sbagliate soltanto lemodalità Vanoli si è arrabbiato ma andrà avanti bene anche così

La difesa a tre secondo lei è un’opzione?

«Secondo me sì. Con il ritorno di Idzes la ritengo un’opzione credibile e, con un modulo simile, anche Modolo a mio avviso può dare un contributo importante».

Passiamo al Cittadella. Si aspettava l’esplosione di Pandolfi?

«No, penso non se l’aspettasse nessuno. Ma Marchetti vede cose che tutti noi non vediamo. Ha la capacità formidabil­e di individuar­e alcuni giocatori che, secondo il suo parere, possono fare il salto di categoria e quasi sempre ci azzecca. Non è un mago perché sbaglia anche lui, ci mancherebb­e, ma gli errori sono rarissimi».

Pandolfi è l’ennesima grande scoperta diMarchett­i e penso che Baldini, se non avrà altri infortuni, sarà l’arma in più del Cittadella

Baldini può essere l’arma in più in questo finale di stagione dei granata?

«Quando torni da un lungo infortunio, purtroppo la tempistica di recupero è sempre incerta. Ci vorrà un po’ di pazienza, però se non avrà altri sport da aprile in poi potrà fare la differenza e aiutare molto la squadra».

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Il derby di andata giocato al Tombolato e terminato 0-0, Venezia e Cittadella si ritroveran­no di fronte al Penzo mercoledì 28 febbraio
In campo Il derby di andata giocato al Tombolato e terminato 0-0, Venezia e Cittadella si ritroveran­no di fronte al Penzo mercoledì 28 febbraio

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