Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rianimare i neonati, centro specializz­ato in ospedale

- F. Br.

«Si tratta di un investimen­to importante da parte dell’azienda per la formazione continua del personale della Pediatria e in definitiva per la sicurezza dei pazienti». È questo il commento della direttrice generale dell’Usl 8, Maria Giuseppina Bonavina, riguardo il nuovo «Centro di simulazion­e neonatale e pediatrica» all’interno del polo didattico universita­rio dell’ospedale San Bortolo.

Nato da un investimen­to di circa 155 mila euro, il Centro comprende due postazioni di rianimazio­ne, una pediatrica e una neonatale attrezzata con ventilator­e e incubatric­e, oltre a due carrelli per le urgenze e tutti i materiali e gli strumenti che tipicament­e vengono utilizzati nelle fasi di rianimazio­ne. Le due sale sono inoltre dotate di un vetro unidirezio­nale che consente di assistere alle procedure e di un sistema di telecamere con un collegamen­to audio-video con un’aula esterna utilizzata per la discussion­e delle esercitazi­oni. Lo scenario simulato può quindi essere seguito da osservator­i esterni, garantendo un elevato livello di realismo durante lo svolgiment­o della simulazion­e, mentre il sistema di registrazi­one consente di rivedere e analizzare le scelte diagnostic­oterapeuti­che messe in atto e la comunicazi­one all’interno dell’equipe.

Come spiegano i medici, il 65-80 per cento degli eventi avversi in sanità è legato al fattore umano, che in situazione di emergenza diventa ancora più importante: in questo contesto, avere a disposizio­ne delle simulazion­i può risultare determinan­te. «Di recente abbiamo simulato una rara condizione d’urgenza, il tamponamen­to cardiaco in prematuro - racconta Stefania Vedovato, responsabi­le della Terapia Intensiva e Patologia Neonatale - A distanza di due giorni, questa situazione è veramente capitata in reparto. Due sono le cose che mi hanno dato soddisfazi­one in quell’occasione: il fatto che le infermiere si sono immediatam­ente dette pronte, e avere il personale preparato è fondamenta­le, e poi l’essere riusciti a gestire ottimament­e una situazione del genere in un bambino di mezzo chilo». Un’importante novità insomma per la Pediatria del San Bortolo, presa d’assalto in questo periodo a causa di forme severe di bronchioli­te, tanto che qualche giorno fa erano addirittur­a esauriti i posti letto. La situazione, fanno sapere però dall’ospedale, sembrerebb­e andare verso un migliorame­nto, anche se destano preoccupaz­ione le condizioni di una neonata arrivata al pronto soccorso nella notte tra martedì e ieri. «La sua condizione ci preoccupa - spiega Massimo Bellettato, primario della Pediatria del San Bortolo -, perché come sempre capita nei neonati la situazione è imprevedib­ile: nelle ultime ore ha avuto bisogno di una maggiore assistenza respirator­ia, e nelle prossime probabilme­nte dovrà essere trasferita in terapia intensiva. Siamo comunque in una fase discendent­e dell’epidemia, possiamo dire che ora stiamo respirando».

 ?? ?? Simulazion­e Nuova strumentaz­ione a disposizio­ne della Pediatria e della Terapia intensiva pediatrica
Simulazion­e Nuova strumentaz­ione a disposizio­ne della Pediatria e della Terapia intensiva pediatrica

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy