Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuovi alberi e piste ciclabili prove green a VicenzaOvest
LavoriinviadellaTecnicacontroleisoledicalore. Pm10, restal’allertarossa
La zona industriale s’arricchisce di alberi. Troppo poco dire che cambia volto, troppo per accreditare l’idea di non averci quantomeno provato. Dopo viale della Scienza tocca a viale della Tecnica; due progetti che hanno dei punti in comune che non si esauriscono nella genesi (e finanziamento) avvenuta durante la precedente amministrazione di centrodestra. Di viale della Scienza si è scritto nei giorni scorsi. La novità oggi tocca viale della Tecnica. Il quale, in quella sorta di mistero ortogonale di cemento e asfalto che è la zona industriale, è racchiuso in entrambi i lati da viale dell’Economia. Paradossalmente la nascita di questo progetto pur essendo antecedente a quello di viale della Scienza sarà avviato dopo. Anche il finanziamento è diverso, il primo arriva dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, questo dal ministero della Transizione ecologica per 542 mila euro. I dettagli sono spiegati dall’assessore ai Lavori pubblici Cristiano Spiller. «L’intervento – dice - prevede la piantumazione di circa quaranta alberi e la sostituzione dell’asfalto con pavimentaz ione drenante e riflettente per ridurre l’effetto isola di calore». Inoltre «le carreggiate saranno quindi ridimensionate a sette metri complessivi per consentire la realizzazione di una pista ciclopedonale di circa tre metri sul lato nord, connessa alla rete ciclabile di viale Sant’Agostino e del percorso pedonale, di circa un metro sul lato sud». Sono questi dettagli a configurare l’obiettivo del finanziamento dato dal ministero a progetti sperimentali per l’adattamento al cambiamento climatico in ambito urbano. « Il lavoro punta a mitigare le ondate di calore – aggiunge Spiller – ma anche precipitazioni estreme o siccità, attraverso il ripristino della permeabilità del suolo e la realizzazione di nuovi spazi verdi, e alla riqualificazione complessiva dell’asse viario». A chiedergli se anche altre strade della zona industriale saranno toccate dalla rigenerazione l’assessore allarga le braccia. «Solo se ci saranno risorse statali» afferma. Il che significa che viale della Scienza e viale della Tecnica appariranno come due isolate oasi nel deserto. Un deserto, per inciso, che durante la bella stagione si trasforma in un’unica enorme isola di calore. Non si sa se questo fosse il destino immaginato quando nei primi anni Sessanta, sindaco Giorgio Sala, con il Piano Marconi si decise di trasferire fuori dal centro storico le industrie, trasformando milioni di metri quadrati di terreno dolinale riempito alla bell’e meglio nella nuova zona industriale. Considerato che i venti spingono da sud ovest, ossia in direzione della città, e che il Retrone lì vicino corre ugualmente, attraversandola, verso la città, «a Vicenza una zona industriale basta e avanza» è uno dei commenti registrati ieri durante il sopralluogo in viale della Tecnica. Qui, stando al cronoprogramma dei lavori, il cantiere dovrebbero iniziare in estate e concludersi, per obbligo ministeriale, entro il 31 dicembre 2024.I cantieri in questa frazione del quadrante sud-ovest della città inizieranno sullo sfondo di un capoluogo assediato in questi giorni dallo smog e dalle polveri sottili.
Solo ieri l’Arpav ha confermato lo stato di allerta rosso in città in attesa di un nuovo bollettino che sarà diffuso domani. I valori superano almeno del doppio il limite di legge di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria. Le centraline hanno registrato 128 microgrammi in corso Santi Felice e Fortunato, 122 al Quartiere Italia e 115 ai Ferrovieri.