Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Omaggio alle vittime delle foibe «La storia deve essere rispettata»
Una targa a Bassano, l’omaggio a due carabinieri a Cassola
BASSANO Giornata del ricordo (10 febbraio), Bassano e Cassola dedicano un luogo commemorativo alle vittime delle foibe e all’esodo degli italiani dell’area dalmata e istriana. Sabato mattina, in città, sarà svelata una targa, già collocata sulla parete di Palazzo Pretorio affacciata su via Vittorelli. Vi è incisa la frase: «Affinché il ricordo delle vittime delle foibe, degli esuli della regione giulianodalmata e del le t ragiche vicende del confine orientale sia sempre presente». Sempre sabato mattina, Cassola renderà omaggio a due suoi concittadini uccisi in terra istriana 80 anni fa nelle rappresaglie delle milizie di Tito contro i militari e i civili italiani. Si tratta di Antonio Bordignon e Luigi Pagnon, entrambi carabinieri, la cui storia è stata ricostruita dopo tre anni di pazienti ricerche d’archivio. Sul monumento ai caduti di piazza Aldo Moro, dache vanti al municipio, sarà scoperta una nuova targa dedicata ai due carabinieri molto probabilmente infoibati nel 1944: Bordignon dopo la cattura a San Dorligo della Valle, in seguito all’assalto alla caserma di Sant’Elia, Pagnon a Porec (Parenzo), sul fronte Jugoslavo.
A Bassano il programma commemorativo inizierà alle 10.30 in via Vittorelli. Dopo i saluti delle autorità, prenderà la parola Denis Vidale, ricercatore storico; a seguire, lo scoprimento della lapide con le relative cerimonie. In caso di maltempo, la prima parte si terrà nella vicina sala dell’Armamento di palazzo Pretorio. «In città mancava una targa che ricordasse la tragedia delle foibe e anche su stimolo dell’associazione Destra Brenta abbiamo deciso, assieme al comitato per l’organizzazione delle celebrazioni civili, di prevedere una lapide la cui scritta non è divisiva, ma rispettosa della storia», sottolinea il sindaco Elena Pavan. «Da anni sollecitavamo la posa di una targa – aggiunge Alessandro Galvanetti, presidente di Destra Brenta, che ha ringraziato i l cons igl iere comunale Gianluca Pietrosante - per costruire una memoria collettiva aiuti a comprendere un’identità civica».
A Cassola, alle 11, interverranno lo storico Marino Kuhar e il giornalista Alessandro Tich che porterà la sua testimonianza di figlio di esuli fiumani. «Saranno presenti tra gli altri alcuni discendenti dei due carabinieri – anticipa il sindaco Aldo Maroso – Tutto è iniziato da due segnalazioni: quella relativa a Bordignon da parte degli Istriani, e quella di Pagnon dall’Associazione nazionale Carabinieri di Monte Porzio Catone. Abbiamo avviato le relative indagini dalle quali è emerso che Luigi Pagnon era originario di San Giuseppe, località Borgo Isola, dove vivono ancora oggi i suoi nipoti. Più difficile la ricostruzione dell’albero genealogico di Bordignon, che sembra non abbia lasciato una discendenza diretta».
La lastra Affinché il ricordo delle vittime delle foibe, degli esuli della regione giulianodalmata e delle tragiche vicende del confine orientale sia sempre presente