Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il nuovo Sangiovanni «Ecco ilmio Sanremo»
Il cantantevicentinocon «Finiscimi», lacanzonediaddioallasuaexGiulia «Sonocambiatoeanche imieibrani»
Ad ascoltare Finiscimi si fa fatica a ritrovare la spensieratezza di Farfalle, il brano arrivato quinto al Festival di Sanremo nel 2022. Il vicentino Sangiovanni, 21 anni appena compiuti, è cresciuto. È di nuovo in gara a Sanremo, ma con una canzone più matura e profonda, sulla fine sofferta di una relazione d’amore. Questa sera all’Ariston la seconda esibizione di Sangiovanni e domani, nella serata cover, il duetto con Aitana, proprio su Farfalle.
Sangiovanni è soddisfatto della nuova canzone «Finiscimi» che ha debuttato a Sanremo?
«Sul palco mi sono emozionato, vuol dire che ho sentito la canzone. Certo si può sempre fare meglio, mi impegnerò perché sia così nelle altre sere».
Rispetto alla gara di due anni fa come sta vivendo questo festival?
«Sono sereno, tranquillo. Il mio obiettivo non è la classifica. Sono a Sanremo come parte di un percorso che porterà anche alla pubblicazione del mio nuovo progetto discografico. Dal palco voglio fare capire al pubblico che sono cambiato e che, con me, è cambiata anche la mia musica».
«Finiscimi» farà parte del suo nuovo album?
«Farà parte di Privacy, in uscita il primo marzo. È un disco che rispecchierà questa mia crescita. Ci sono tante canzoni interessanti con testi importanti, per me è un nuovo modo di fare musica».
Il brano che canta a Sanremo è la lettera d’addio a un amore, la sua ex Giulia Stabile.
«Sì. Ma è anche un ragionamento su come andare avanti. Nonostante sia molto doloroso, bisogna superare la fine di una relazione. Spero che questa canzone possa dare una mano a chi non riesce o non ha coraggio di dire addio».
Quanto è difficile riconoscere i propri sbagli?
«Non è una cosa da tutti. Pochi ammettono i propri sbagli e le proprie colpe. Si parla tanto di questo tema, pensavo fosse importante mandare un messaggio, dire che anche un uomo può essere fragile e chiedere scusa».
Canta «A mia discolpa dico che ero perso», come ha fatto a ritrovarsi?
«Ho lavorato molto su me stesso. Sono ripartito dalle cose semplici che avevo trascurato: passare del tempo con i miei amici, stare da solo, trovare uno spazio che fosse mio, viaggiare molto».
Nella serata cover duetterà con Aitana su «Farfalle/ Mariposa». Come mai questa scelta?
«È un modo per ringraziare Aitana e ricambiare quello che lei ha fatto per me. Mi ha permesso di arrivare con la mia musica in un altro Paese e spero che possa fare altrettanto esibendosi a Sanremo. Due anni fa Farfalle era una canzone in cui credevano poche persone: tra queste c’era Amadeus. Riportarla su questo palco è un modo anche per essere riconoscente a lui che ha fatto fare a questo brano un viaggio incredibile».
Chi in particolare ha apprezzato tra gli altri 29 artisti e artiste?
«Ci sono state tante esibizioni che mi sono piaciute, ho amato il pezzo di Ghali, anche per l’argomento affrontato, e quello di Dargen D’Amico».
Il Veneto tifa per lei, quanto è legato alla sua terra?
« Sono molto legato alla mia regione, è casa mia. Si sta bene in Veneto».
Finito Sanremo, la prima cosa che farà?
« Promozione per il mio nuovo disco e poi un bel viaggio».