Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Legambiente: Pm2,5Vicenza è la seconda città più inquinata d’Italia
La speranza di una tregua dallo smog è aggrappata alla pioggia prevista oggi e nei prossimi giorni. E proprio sulle previsioni si fonda il bollettino Arpav. In allerta rossa da martedì a causa dell’elevata concentrazione di Pm10 nell’aria, Vicenza e gli altri 23 Comuni dell’«Agglomerato Vicenza» trattengono il fiato, anche fuor di metafora. Se la situazione del capoluogo non è avulsa da quella del cosiddetto bacino padano, sia nelle cause sia negli effetti, timori sono espressi da più voci. Al netto di quelli ex post della politica, in maggioranza e in opposizione a Palazzo Trissino, si registra la preoccupazione di Legambiente. La quale nel rapporto «Mal d’aria» non solo denuncia i valori delle polveri sottili Pm10 e una sostanziale carenza di interventi, ma anche delle più pericolose polveri sottilissime Pm2.5. Anche qui Vicenza fa la sua parte, seconda solo a Padova. Non in Veneto, intendiamoci, nel Paese. L’allerta rossa implica un inasprimento delle limitazioni alle auto e una regolazione a ribasso delle temperature degli impianti termici. Le numerosissime deroghe e una palese violazione dei divieti inficia la prima mentre per la seconda i riscontri sono difficili.
Sta di fatto che dall’inizio del 2024, in 21 giorni su 40 le Pm10 sono state fuorilegge. Molto oltre. Si tratta dei valori di mercoledì. Nello stesso giorno in cui l’amministrazione ha promosso la sfilata di carri di Carnevale in viale Roma e, sempre lì, l’esibizione di fumosi quad, le centraline hanno registrato 152 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria in corso Santi Felice e Fortunato, 144 al Quartiere Italia, 142 ai Ferrovieri. Il limite di legge è 50. A chiedersi il perché si chiedono sacrifici alla cittadinanza e poi si organizzi una manifestazione con mezzi a benzina, non è solo l’ex assessore all’Ambiente Simona Siotto. Perché se è pur vero che l’evento di mercoledì ha attirato numerose persone non sono state poche quelle che hanno mosso appunti. Soprattutto coloro che con i figli piccoli erano in prima fila o quasi. «È stata promessa una città in cui si respirava meglio. Ci troviamo più inquinamento, senza proposte, tanti slogan e misure incoerenti. Il tema è complesso ma al sindaco e al suo assessore all’Ambiente (Sara Baldinato, Ndr) rimproveriamo di averlo constatato solo ora – dice Siotto -. Nel frattempo chi entra a Palazzo Trissino segnala anche temperature eccessive negli uffici pubblici, che notoriamente hanno anche impianti obsoleti e quindi inquinanti».