Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
TensioneinComuneconidipendenti incampoPossamai: «Voglioascoltare»
Il sindaco convoca sindacati e dipendenti. Ma il clima a Palazzo Trissino nonmigliora
Dipendenti comunali sul piede di guerra da mesi, assessore al Personale e direttore generale sulla graticola, la promessa elettorale di pacificare la macchina comunale ancora disattesa: il sindaco gioca la carta del dialogo in prima persona per superare l’impasse. Parte dei sindacati vedono nell’iniziativa di Giacomo Possamai di incontrare il personale settore per settore come una sconfessione dell’operato fin qui svolto dall’assessore alle Risorse umane Matteo Tosetto e dal direttore generale Michela Cavalieri. «Ricordiamo che sono stati scelti proprio da Possamai» ricorda Maria Teresa Turetta, referente della Rsu e segretaria del Cub. In questa veste Turetta afferma che il sindaco «pur conoscendo molto bene i problemi persevera nelle politiche comunicative, in questo caso scavalcando gli stessi assessori e i dirigenti che già hanno o avrebbero dovuto comunicare gli obiettivi strategici della nuova giunta ai dipendenti». Il personale, avvertito via email, ha saputo di questi incontri e del relativo calendario giovedì poco dopo le 18. Le riunioni inizieranno martedì e si concluderanno il 22 marzo.
Poi, da quanto emerge da Palazzo Trissino, è previsto un secondo ciclo, ancora da pianificare, solo per il personale scolastico. In questo secondo ciclo sarà il sindaco a incontrare insegnanti e dipendenti negli istituti scolastici. La ragione è riconducibile al fatto che nel calendario l’incontro con il personale scolastico è fissato tra le 10.30 e le 11.30, ossia quando gli insegnanti dovrebbero essere al lavoro nelle scuole.
Nell’email che annuncia l’iniziativa Possamai entra nel vivo: «Scrivo perché, dopo il giro di saluto e presentazione a seguito delle elezioni dello scorso anno, vorrei provare a costruire un percorso di incontri con tutti i dipendenti del nostro Comune che mi consenta di incontrare e ascoltare in maniera più approfondita ciascuna e ciascuno di voi». Un tentativo di dialogo cui aggiunge: «questi incontri sono pensati come momenti molto liberi di confronto, in cui vi parlerò delle idee e delle prospettive dell’amministrazione, ma soprattutto vorrei ascoltare da voi proposte, richieste, critiche sulla vita del Comune e sulle attività dei vostri settori».
Il clima tra i dipendenti varia tra il malumore e l’arrabbiatura, in particolare a seguito della mancata firma del contratto integrativo nel 2023, del blocco degli scatti di carriera, delle condizioni delle nuove assunzioni che stando alla Rsu vanno a svantaggio del personale già in organico, del Regolamento sugli incarichi a elevata qualificazione. Malumore, per inciso, condiviso per ora solo a microfoni spenti anche da qualche assessore a causa di una ripartizione dei funzionari giudicata «squilibrata».
Sullo sfondo di trattative ferme qualcosa si è mosso ieri pomeriggio. Intorno alle 14.20 Cub ha diffuso una nota nella quale denuncia che «le richieste già rappresentante dalla Rsu e dai sindacati non sono neppure state calendarizzate e c’è uno stallo generale negli uffici». Poco più di un’ora dopo, alle 15.33, la direzione generale del Comune convoca i sindacati via email a un tavolo di confronto il 29 febbraio.