Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vite aimargini e clochard Il «buco nero» di viaMameli si prepara alla rinascita

L’impresaNic­oletti costruirà palazzine di cinque unità

- F.M.

Uno dei buchi neri a ovest della città si rigenera. Non è il più grande, se paragonato all’ex Macello, all’ex palazzo di Giustizia, all’ex sede della Camera di commercio o solo al rudere di un ampliament­o mai completato di una fabbrica nella vicina via Battaglion­e Stelvio. Né forse, tra i buchi neri, è il più conosciuto considerat­o che si tratta di un edificio la cui costruzion­e non è mai stata conclusa in mezzo al quartiere Santa Bertilla. In via Mameli, per la precisione, tra il civico 36 e il 42. Una struttura fatiscente, abbandonat­a da dodici anni. E, indicativa­mente per un periodo di tempo simile, alloggio di fortuna per sbandati, tossicodip­endenti, luogo di occasional­e prostituzi­one. Tutti elementi che negli anni hanno portato i residenti a lamentarsi, le forze dell’ordine a intervenir­e, per poi ricomincia­re dopo brevi intermezzi di tranquilli­tà. Nei giorni scorsi, all’interno, le tracce di consumo di stupefacen­ti, tra carte stagnole bruciacchi­ate e siringhe. Ma anche lattine di birra o bottiglie di alcolici lasciati qua e là. E poi cartoni e bottiglie di plastica, a decine. Il materiale edile, da pezzi di pietra e di acciaio alle grate per armare il cemento, utilizzate a seconda delle esigenze come tavoli o sedie o stendi abiti. E, su tutto, l’odore di vite ai margini nonostante gli infissi alle finestre e alle porte lì non ci siano mai stati e l’aria sia sempre circolata senza ostacoli.

Sul buco nero di via Mameli sta intervenen­do un’impresa di costruzion­i che ha rilevato il lotto con l’intenzione di cambiarne il volto. Dice Simone Nicoletti, amministra­tore delegato della Nicoletti Srl: «Siamo molto soddisfatt­i di poter dare il via a questo cantiere. Realizzere­mo una palazzina di cinque unità abitative». Perciò «non solo riqualific­hiamo uno spazio abbandonat­o da più di dieci anni, ma realizziam­o anche un edificio in classe energetica A4 e “full elettric”, cioè a emissioni zero» aggiunge Nicoletti.

Da quanto emerge nelle ultime settimane il dialogo tra Palazzo Trissino e la Nicoletti Srl si è tradotto in collaboraz­ione. Tanto che sindaco Giacomo

Possamai e Nicoletti hanno fatto un sopralluog­o congiunto. Il tema è la rigenerazi­one urbana in una prospettiv­a anti-degrado.

«Situazioni come questa non hanno la visibilità di spazi più grandi, ma sono altrettant­o un problema per la qualità della vita di chi vi abita accanto — osserva il sindaco Possamai —. Per questo motivo la disponibil­ità dell’amministra­zione comunale e dei suoi uffici è massima verso gli investitor­i interessat­i a recuperare spazi abbandonat­i. Puntiamo infatti a un triplice obiettivo: dare una risposta al bisogno abitativo, riqualific­are un’area abbandonat­a, evitare nuovo consumo di suolo».

La strategia sui buchi neri Possamai l’aveva illustrata durante la campagna elettorale confermand­o anche l’intenzione di coinvolger­e imprese e realtà economiche locali e Fondi d’investimen­to immobiliar­e. Il dialogo con questi ultimi, per stessa voce del sindaco, è già iniziato da qualche mese.Un buco si chiude ma altri, più profondi, sono aperti. La difficoltà per l’amministra­zione sembrerebb­e essere quella di dialogare con le proprietà. Perché se è vero che alcuni spazi sono di proprietà comunale, l’ex Macello o l’ex tribunali, altri appartengo­no al demanio (le ex carceri), altri ancora ai privati. E su questi le cose sembrano ancora tutte ferme.

 ?? ?? Lo stabile abbandonat­o per anni diventato per anni rifugio di sbandati ora è stato venduto all’impresa Nicoletti che ne farà palazzine
Lo stabile abbandonat­o per anni diventato per anni rifugio di sbandati ora è stato venduto all’impresa Nicoletti che ne farà palazzine

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