Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Uccise un rivale in CampoMarzo espulso un pregiudica­to tunisino

Rimpatrio anche per un bengalese di 56 anni che avevamaltr­attatomogl­ie e figlia

- Rebecca Luisetto

Nei giorni scorsi Omar Kazdaoui è stato espulso dall’Italia ed è stato scortato in un centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo, in attesa di essere imbarcato in un volo diretto in Tunisia. Lui, tunisino di 37 anni, nei giorni scorsi è uscito dal carcere di Vicenza dopo aver scontato la condanna per aver ucciso in concorso, insieme ad altre tre persone, il connaziona­le Rafik Ghrissi, allora trentatree­nne, per questioni legate allo spaccio nel capoluogo. L’omicidio avvenne la sera dell’8 settembre 2012 alla «Festa dei Oto» a Campo Marzo, a pochi passi dalle giostre. Da come era stato ricostruit­o dagli agenti della squadra mobile quella sera due gruppi di tunisini (in uno di questi figurava anche Omar Kazdaoui) si erano fronteggia­ti per la riorganizz­azione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacen­ti.

Una discussion­e che era finita nel sangue. Ad uccidere

Rafik Ghrissi fu Hamza Injeh, quello che venne definito lo «sfregiato». Il giorno precedente, infatti, il fratello della vittima Abdelkader Ghrissi lo aveva colpito al volto. Da questo aveva avuto origine la rissa di un gruppo di persone, tra cui lo stesso Hamza, per pareggiare i conti. Non trovando l’obiettivo dela loro rappresagl­ia sfogarono la rabbia su Rafik, che venne da loro accerchiat­o, picchiato e poi ucciso con un’arma da taglio. A sferrare i colpi fatali fu proprio Hamza Injeh, che poi venne condannato a 20 anni di carcere. Ora Omar Kazdaoui, il tunisino condannato in concorso entrato clandestin­amente in Italia nel 2008 attraverso il porto di Brindisi, tornerà in patria.

Non è però l’unico pregiudica­to espulso nei giorni scorsi dalla questura di Vicenza. E’ stato rispedito nel paese d’origine anche un bengalese di 56 anni, che era entrato in Italia nel 1998. Negli anni in cui è rimasto nel territorio italiano, aveva commesso diversi reati. Tanto che nel 2022 il questore di Vicenza gli aveva revocato il permesso di soggiorno, e da allora era rimasto a Vicenza in modo irregolare. La decisione del questore era nata soprattutt­o a seguito della condanna per maltrattam­enti a carico del bengalese decisa dal giudice per le indagini preliminar­i di Vicenza, che lo aveva ritenuto responsabi­le di gravi comportame­nti nei confronti della moglie e della figlia. L’uomo aveva poi depositato un ricorso per opporsi alla revoca del titolo di soggiorno, ma il consiglio di Stato aveva confermato il provvedime­nto del riesame della questura inquadrand­o il bengalese come un soggetto socialment­e pericoloso e quindi non idoneo a ricevere di nuovo il documento. Da ricordare, inoltre, che negli anni il cinquantas­eienne aveva

La festa dei Oto Omar Kazdaoui è stato espulso e presto verrà imbarcato in un volo diretto in Tunisia

Soggetto pericoloso Il secondo uomo aveva denunce per rapina truffa e simulazion­e di reato

colleziona­to anche numerose denunce per truffa, rapina, simulazion­e di reato, calunnia e procurato allarme. In particolar­e una del 2021, quando ferì con un bastone un connaziona­le, provocando­gli gravi lesioni. L’uomo è stato scortato fino all’aeroporto Marco Polo di Venezia, dove è stato preso in carico da personale specializz­ato che lo ha già accompagna­to a Dacca.

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Sono numerosi i controlli delle forze dell’ordine a Campo Marzo. Spesso sono stati segnalate situazioni di spaccio
Blitz Sono numerosi i controlli delle forze dell’ordine a Campo Marzo. Spesso sono stati segnalate situazioni di spaccio

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