Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Baby bulli aggrediscono e rapinano uno studente
successo di nuovo. Un gruppo di ragazzi ha circondato uno studente minorenne nel tunnel che porta alla stazione della Mom di Treviso e, dopo averlo spinto e malmenato, lo ha spogliato delle cuffiette, del telefonino e di una catenina d’oro. L’aggressione, una rapina in piena regola, è avvenuta ieri verso le 13.30, poco dopo la fine delle lezioni scolastiche davanti a numerosi testimoni.
«Alcuni ragazzi l’hanno circondato e l’hanno spinto - raccontano i testimoni che hanno assistito alla violenza e chiamato la polizia - poi dopo averlo rapinato sono scappati. Il ragazzino era sporco di sangue, forse aveva una mano ferita». A indagare sulla vicenda, l’ennesima aggressione tra giovanissimi a un capolinea dei bus, sono giunte diverse volanti della polizia che ieri per tutto il pomeriggio ha presidiato la zona di Lungo Sile Mattei.
L’aggressione ricorda da molto vicino quella avvenuta la scorsa settimana alla stazione dei bus di Castelfranco quando sette bulli (individuati qualche giorno dopo e segnalati alla procura dei minori) hanno preso a calci e pugni un sedicenne che aveva tentato di difendere un amico. Ormai è evidente che queste situazioni non sono casi isolati: nei mesi scorsi si sono ripetute, soprattutto all’autostazione di Treviso, ma non solo, risse tra ragazzi e perfino tra ragazze. In tutti i casi le violenze sono avvenute davanti a numerosi testimoni tanto che alcuni di questi episodi sono stati immortalati dagli smartphone e sono diventati virali sui social.
Episodi purtroppo sempre più frequenti che hanno convinto le forze dell’ordine ad intensificare la loro presenza dove è più intensa la presenza di studenti. Anche per questo venerdì i carabinieri del comando provinciale di Treviso hanno svolto in particolare dei controlli straordinari nelle autostazioni e a bordo delle linee di autobus e corriere a partire dalle 13 in poi, in concomitanza con il termine delle lezioni in molti istituti scolastici della zona. I militari sono saliti e scesi dagli autobus per diverse ore. Per tutto questo tempo non si sono presentate criticità.
«I presidi nelle autostazioni o a bordo dei messi durante le corse serali rappresentano una fondamentale azione di prevenzione per questo tipo di crimini - ha commentato Giacomo Colladon, presidente di Mom, l’azienda di trasporti trevigiani -. Un grazie in particolare va a tutte le forze dell’ordine, alle istituzioni, agli Enti locali e alle scuole, ognuno per la sua parte si sta dimostrando impegnato ad alzare l’attenzione». La presenza delle divise nelle aree ad alta frequentazione degli studenti come stazioni dei treni e dei bus sembra infatti il modo migliore per evitare che si ripetano episodi di violenza ormai all’ordine del giorno soprattutto nei fine settimana.