Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Appalti, il Comune cambia rotta e punta a riportarli dentro «casa»

Stazione unica oggi è la Provincia. Personale, continuano le polemiche

- F. M.

Palazzo Trissino vuole gestire da sé gli appalti. La convenzion­e con la quale il Comune aderì alla Stazione unica appaltante della Provincia scadrà tra un anno, nel 2025. E più di qualche decisione accredita un mutato orientamen­to. C’è un elemento formale, per esempio, che sta nell’avere cambiato il settore Provvedito­rato in settore Provvedito­rato e appalti. Eppoi, soprattutt­o, c’è una determina datata 19 dicembre 2023 nella quale si impegnano poco più di 66 mila euro per il noleggio della piattaform­a « Appalti digitale » e per il «Software e spese di funzioname­nto sistema informativ­o comunale». Sembra un passo indietro rispetto a quanto «inaugurato» a suo tempo dall’ex sindaco Achille Variati, «confermato» poi dall’ex sindaco Francesco Rucco, e che se attuato peserà verosimilm­ente in una macchina comunale già congestion­ata ed esposta a stress-test continui. Ad oggi la Stazione unica appaltante è in Provincia. La quale è nata in seguito a diversi input, non ultimo quello dell’Anac (Autorità nazionale anti-corruzione). L’obiettivo della genesi della «Sua» è duplice: da un lato assicurare la trasparenz­a, la regolarità e l’economicit­à dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazi­one mafiose; dall’altro la «Sua» mette a disposizio­ne degli enti gli uffici, il personale, le competenze laddove il cosiddetto avvaliment­o, ossia la responsabi­lità solidale e concorrent­e, possa favorire il perseguime­nto di obiettivi di efficienza, economicit­à, efficacia. Così, nel dettaglio, la «Sua» cura l’aggiudicaz­ione di contratti pubblici per la realizzazi­one di lavori, la prestazion­e di servizi e l’acquisizio­ne di forniture per conto degli enti aderenti.Da quanto emerge dalla Provincia nell’ambito «Sua» lavorano una decina di persone. Tra queste due sono dipendenti di Palazzo Trissino ma stabili nella Sua e si occupano, anche in concerto, degli affari del Comune. In sintesi, l’avere aderito anni fa alla «Sua» della Provincia, che serve il capoluogo ma molti altri enti locali, va nella direzione di sgravare l’organizzaz­ione di Vicenza. Da Palazzo Nievo, che è al corrente dell’orientamen­to del Comune, c’è perplessit­à ma nulla più. Difficile formulare ipotesi che non siano meramente politiche e che riconducon­o a uno stacco netto rispetto alla precedente amministra­zione di centrodest­ra che per un periodo ha vantato nel sindaco e nel presidente della Provincia la stessa persona. Se l’orientamen­to di Palazzo Trissino sarà confermato una delle conseguenz­e sarà rinforzare la squadra che dovrà gestire, tranne quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche le pratiche gestite dalla «Sua». Con all’orizzonte un rallentame­nto generale della macchina comunale. La partita tocca profession­alità da formare e personale. Sullo sfondo, come descritto ieri su queste pagine, le tensioni tra giunta e dipendenti e la sconfessio­ne del lavoro svolto finora dall’assessore alle Risorse umane Matteo Tosetto e del direttore generale Michela Cavalieri da parte del sindaco Giacomo Possamai, che pure li ha scelti.

Sul tema parla Simona Siotto (Rucco sindaco). «Le tensioni creano problemi di funzioname­nto degli uffici che pagano il prezzo dell’incapacità del sindaco di scegliere persone adeguate – dice -. Il suo intervento nelle relazioni con i dipendenti alimenta confusione nei ruoli oltre a trasformar­e le relazioni sindacali in un sequel della campagna elettorale”. Se la parola chiave è consenso di certo l’iniziativa di Possamai nell’incontrare i dipendenti pone una pesante ipoteca sull’autorevole­zza e credibilit­à di Tosetto e Cavalieri agli occhi proprio del personale.

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Sono molti i cantieri che devono essere sottoposti ad appalto
Lavori da affidare Sono molti i cantieri che devono essere sottoposti ad appalto

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