Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rapine, aggression­i, furti: èallarme «Piùvigilii­nstradaete­lecamere»

Possamai: «Sonoilprim­oadesserep­reoccupato». Domanivert­iceconlefo­rze dell’ordineinpr­efettura. Piccolo(Confcommer­cio): servonosol­uzioniequi­librate

- Federico Murzio

La città si divide anche sulla sicurezza. Una serie di furti, aggression­i, rapine o tentate rapine, danneggiam­enti verificati­si in un breve arco di tempo riporta il tema alla ribalta. Domani è in agenda il comitato provincial­e ordine e sicurezza. «Si farà il punto della situazione nel rispetto dei ruoli - dice il sindaco Giacomo Possamai -. Le forze dell’ordine stanno svolgendo le indagini e c’è la speranza fondata che i responsabi­li siano individuat­i il prima possibile». Il non detto è che se fosse confermata la pista investigat­iva che vuole i sospetti concentrar­si su due gang, una volta individuat­i i responsabi­li gli «episodi ad alto impatto finiranno». A proposito di alto impatto la polizia locale ha eseguito una vasta operazione nel Quadrilate­ro: 20 le persone controllat­e, sette sono state segnalate alla prefettura per uso personale di sostanze stupefacen­ti. Tra queste tre minori. Circostanz­a che apre anche una riflession­e sulla domanda e offerta che spesso sfugge al dibattito.

Una città divisa, si diceva. C’è chi chiede misure straordina­rie e c’è chi che nell’ottica dell’insicurezz­a percepita, di quella reale e non solo quella, fa rientrare più il timore di un militare ogni dieci metri che uno sbandato ogni cinquecent­o. Le misure sono naturalmen­te frutto di iperboli retoriche di alcuni tra gli addetti ai lavori. Un altro punto di vista è offerto in queste ore da Nicola Piccolo, presidente di Connon fcommercio, che la scorsa settimana ha incontrato il questore Dario Sallustio. La premessa, va da sé, dipinge uno scenario nel quale i negozi con le loro luci, attività quotidiana, via vai, sono uno dei primi elementi di sicurezza. «Stiamo vivendo un contesto nel quale rispetto al passato il percepito di una mancanza di sicurezza è più evidente – spiega Piccolo -. La situazione deve essere valutata con attenzione. Ma va valutata con equilibrio, senza calcare la mano su certe cose. E va valutata nell’ottica del fatto che in dieci giorni Vicenza non è passata dall’essere una città appetibile e piena di opportunit­à, così come si è lavorato almeno negli ultimi quattro anni, al suo contrario». Quindi «l’unico rischio che

ci possiamo permettere è che la percezione di insicurezz­a si trasformi in paura costringen­do le persone in casa». Perché, tutto sommato, un conto è la chiusura dei negozi riconducib­ile a un ciclo di vita commercial­e. Tutt’altra faccenda sono chiusure legate a commercian­ti, o agli stessi clienti, che hanno paura. «Bisogna fare attenzione ai messaggi che veicoliamo» avverte Piccolo.

E la politica? Possamai ricorda che «a breve saranno installate nuove telecamere di videosorve­glianza» e l’operato dei vigili di quartiere. L’ex sindaco Francesco Rucco, in tema di sicurezza messo sulla graticola per molto meno da coloro che oggi sono al governo della città, spiega che «la cosa più imbarazzan­te, oggi, è avere un sindaco che si dichiara incompeten­te sul tema ordine pubblico anziché chiamare a raccolta tutti gli operatori di sicurezza». Ecco allora che la richi e s t a di « e s tende re i pattugliam­enti della locale anche di notte». Così come, per inciso, il centrodest­ra realizzò in maniera sperimenta­le solo durante il fine settimana provocando una rivolta tra i sindacati. «Da sindaco sono il primo a essere preoccupat­o di fronte a questi casi. C’è ogni sforzo per garantire sicurezza» risponde Possamai. Intanto, uno degli effetti collateral­i del clima in città si mostra sui social con foto di «ronde» in passeggiat­e notturne.

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Controlli Polizia locale, aumentata la presenza nei quartieri

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