Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sanguinante al bar, si valuta l’incidente Le indagini proseguono
è ancora chiaro che cosa sia successo sabato sera, quando un uomo barcollante e con la gamba sinistra insanguinata è arrivato in un bar di viale Trento a Vicenza dicendo di essere stato vittima di uno sparo, per poi crollare a terra svenuto. Ciò che però è assodato è che quella ferita alla gamba non è stata provocata da un colpo di pistola, ma da un’arma da taglio. Ancora non è possibile sapere se l’uomo quella sera, avendo bevuto troppo, si sia provocato da solo la ferita per un incidente, o se sia stato vittima di un’aggressione. Solo gli approfondimenti da parte della polizia potranno svelare cosa sia successo. I fatti risalgono a sabato, attorno alle 19. Quando il ferito, un vicentino di mezza età, si è presentato di fronte al bar tabacchi «Lucky Star» dicendo «mi hanno sparato». Ha poi perso i sensi. Ad assisterlo un paio di clienti del locale, mentre il barista ha chiamato i soccorsi. Nell’attesa la vittima ha ripreso conoscenza a tratti,
nei momenti di lucidità urlava dolorante. Il medico e gli infermieri del Suem, intervenuti con un’ambulanza e un’automedica, lo hanno stabilizzato e portato d’urgenza al San Bortolo, dove è stato registrato in codice rosso. Le sue condizioni sono apparse gravi fin da subito, ma non tali da essergli fatali. Ad intervenire assieme ai soccorsi anche due volanti della polizia, i cui agenti hanno subito sentito i testimoni alla scena per tentare di ricostruire quello che è accaduto. Da quanto emerso nel locale non c’è un sistema di videosorveglianza che possa aver registrato la scena, sarà quindi necessario per gli inquirenti visionare le immagini di altre telecamere presenti nella zona per capire se qualcuna di queste abbia ripreso il momento del ferimento, portando chiarezza sulla dinamica dell’episodio. Ciò che è certo è che la vittima non è stata ferita di fronte a quel bar di viale Trento, lì è solo il punto in cui si è trascinato a fatica per chiedere aiuto. Probabilmente con una ferita così grave, e in quelle condizioni, non può aver camminato a lungo. L’aggressione o l’incidente deve essere capitata poco lontano.