Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La palazzina Baccin torna all’asta dopo cinque anni, prezzo (quasi) dimezzato
Il Comune riprova a vendere la palazzina situata all’angolo tra le vie Gamba e Matteotti lasciatagli in eredità dal bassanese Valentino Baccin assieme a tutto il suo patrimonio. È stato pubblicato l’avviso d’asta pubblica che si terrà il prossimo 19 marzo, con inizio alle 10, nella sede degli uffici al Patrimonio di piazza Castello degli Ezzelini. La base di partenza è stata fissata in 394.800 euro.
Non è la prima volta che l’ente pubblico mette sul mercato l’immobile situato in pieno centro storico. Era già stata indetta un’asta agli inizi del 2019 (amministrazione Poletto) che però andò deserta. Il valore della vendita all’epoca fu fissato in 668 mila euro, lo stesso che una perizia aveva attribuito alla palazzina. A distanza di cinque anni, ci riprova la giunta Pavan con un forte ribasso sul prezzo. Già in passato erano stati ceduti alcuni alloggi del lascito milionario di Baccin, che come da volontà testamentaria aveva chiesto di assegnare annualmente un premio intitolato alla sua memoria a un neolaureato in materie scientifiche
con ottimi voti e che il Comune provvedesse a tenere in ordine il luogo di sepoltura di famiglia. Riguardo al riconoscimento in denaro, il Comune, attraverso la Fondazione intitolata al professore, puntualmente lo consegna in occasione della cerimonia di San Bassiano.
Residenza di famiglia del docente che non aveva discendenza diretta, l’edificio da vendere è disposto su quattro piani fuori terra e uno interrato per una porzione di fabbricato. È pervenuto al Comune nell’aprile del 2012 a seguito del testamento olografo, conservato da un notaio, redatto dallo stesso Baccin prima del suo decesso avvenuto il 15 marzo dello stesso anno. Oltre al palazzo con destinazione prevalentemente residenziale – alcuni locali sono a finalità commerciale - il lascito comprendeva anche appartamenti nei quartieri San Vito e Firenze, contanti e titoli di stato per un valore complessivo di diversi milioni di euro. Un «tesoretto» inaspettato per la municipalità cittadina all’epoca guidata dall’amministrazione di Stefano Cimatti e che tra i bassanesi aveva destato grande sorpresa e un certo clamore.
Per l’asta pubblica di vendita del 19 marzo, gli interessati a prenderne parte dovranno far pervenire l’offerta all’ufficio protocollo del (via Matteotti, 39) entro le 12.15 di lunedì 18 marzo; lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.15, giovedì anche dalle 16 alle 17.30.