Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alpini, ottomila posti letto nelle palestre e nei campeggi

Ancheladio­cesi «offre» spazi. AnaeComune­firmanolac­onvenzione

- Federico Murzio

Sarà un’adunata delle origini, un’adunata spartiacqu­e. A 86 giorni dall’inizio del raduno nazionale delle penne nere in città, a 33 anni dalla prima e unica volta, c’è un punto fermo che forse supera per importanza tutto il resto. Forse perfino della convenzion­e firmata ieri, in realtà un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, che fissa i rispettivi obblighi tra organizzat­ori e città ospitante.

Sebastiano Favero è il presidente nazionale dell’Ana. Dice: «Vorrei che questa adunata segnasse un passaggio nel modo in cui noi vogliamo gestire le adunate che sono un momento di incontro e di condivisio­ne tra gli alpini e la popolazion­e di Vicenza». Quindi «vorremmo che fosse così, togliendo il più possibile gli aspetti di elemento commercial­e per diventare un elemento umano di contatto. Nei tre giorni mi auguro che il centro storico di Vicenza sia pieno di gente e di alpini, che cantano negli angoli della città, che si scambiano un sorriso». La scelta di raggruppar­e tutte le attività (leggi bancherell­e) catalizzan­dole in due «villaggi commercial­i» ancora da definire, una all’interno delle mura del centro storico l’altra più periferica, va nella direzione delle parole di Favero.

Nel frattempo, sotto il profilo organizzat­ivo, Favero ha incontrato il vescovo Giuliano Brugnotto. Il risultato dell’incontro si è tradotto in una disponibil­ità della diocesi e delle parrocchie a fornire spazi di ospitalità per gli alpini in trasferta. Tra questi rientra anche il parcheggio dell’ex seminario, oggi Centro Onisto. Qui si potranno piantare tende ancorate con i picchetti a sacchi di sabbia. Emergono così i frutti della collaboraz­ione tra Ana, o meglio la srl Adunata Vicenza 2024 che gestisce gli aspetti organizzat­i e finanziari, e Palazzo Trissino. Le 34 palestre che ospiterann­o ciascuna tra le 40 e le 45 persone durante i giorni del raduno nazionale. Per voce di Maurizio Pinamonti, presidente di Adunata Vicenza 2024 srl, si apprende che «saranno circa 8 mila persone coloro che alloggeran­no in città».

I numeri sono il passeparto­ut alla base del cambiament­o sull’approccio all’adunata definito da Favero. Un passeparto­ut che affonda le radici nelle adunate all’incirca dagli anni Novanta a oggi, con un incremento significat­ivo di partecipan­ti non-alpini attirati dal clima di festa e le conseguent­i esagerazio­ni, con i cosiddetti trabiccoli e bancherell­e che vendevano di tutto, simil-cappelli-alpini compresi. Un incremento, ancora, che è andato di pari passo per ragioni anagrafich­e alla scomparsa della «vecchia scuola» tra gli alpini stessi.

E c’è chi all’interno del sodalizio alpino ha visto nelle contestazi­oni all’adunata di Trento nel 2018 (contro il presunto spirito guerrafond­aio dell’Ana) e nel polverone di Rimini nel 2022 (le presunte molestie a donne e ragazze) i frutti della commercial­izzazione nazional-popolare. La quale attira complessiv­amente tra le 300 e le 400 mila persone. Insomma meno folklore più spirito fondativo. «Anche rispetto a quello che sta succedendo nel mondo – osserva Favero – vogliamo trasmetter­e un autentico spirito di amicizia, fratellanz­a, pace e solidariet­à. La regola del rispetto la applichiam­o su tutte le persone. Intendiamo­ci l’alpino che sbaglia sicurament­e c’è ed è giusto che paghi. Ma le generalizz­azioni fanno male a tutti». Intanto, da ciò che si apprende, c’è un dialogo tra Comune, Ana e questura per evitare interferen­ze. Con un occhio di riguardo ai centri sociali e l’altro a coloro che esagereran­no.

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Ieri a Palazzo Trissino è stata firmata la convenzion­e fra Ana e Comune in vista dell’adunata nazionale degli alpini dal 10 al 12 maggio. In foto, tra gli altri, il sindaco Giacomo Possamai e il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero
Maggio Ieri a Palazzo Trissino è stata firmata la convenzion­e fra Ana e Comune in vista dell’adunata nazionale degli alpini dal 10 al 12 maggio. In foto, tra gli altri, il sindaco Giacomo Possamai e il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero

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