Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Statale47, lavarianteèuncaso Aria: «Ancoracampidistrutti»
Il comitato polemizza: «La bretella di Rosà avanza senza preavviso»
Torna d’attualità l’ipotesi del progetto per deviare il traffico della statale 47 della Valsugana dal centro di Rosà, un intervento pensato a suo tempo per migliorare lo scorrimento automobilistico del tratto Bassano- Padova. Si tratta della «famosa» bretella di cui si parla da decenni.
A riportare pubblicamente a galla la questione è l’associazione di cittadini «Aria», la stessa che si è battuta contro la realizzazione dei capannoni nell’area verde di San Lazzaro. In una nota «Aria» afferma che di recente sono stati notati alcuni movimenti di persone che, con apposite strumentazioni, effettuavano rilevazioni e misurazioni su terreni privati lungo i confini tra i comuni di Rosà e Cassola. Ed è subito scattato l’allarme.«Si tratta di incursioni improvvise e non annunciate – sostiene l’associazione attenta alla tutela dell’ambiente – che hanno spinto un gruppo di proprietari e affittuari dei terreni in questione ad inviare all’amministrazione di Rosà, tramite pec, una relazione scritta di quanto accaduto, unitamente alla richiesta di un incontro urgente per avere chiarimenti sulla situazione, indirizzando la mail anche a tutti i consiglieri comunali». A quanto riferisce «Aria», i cittadini sarebbero quindi stati convocati in municipio e rassicurati dai rappresentanti della municipalità. «Sindaco , vicesindaco e responsabile dell’area Lavori pubblici avrebbero dichiarato che negli uffici comunali non è mai arrivato un progetto sulla bretella – riferisce l’associazione – di aver invece ricevuto una richiesta generica da Anas per conoscere i posizionamenti di sottoservizi per l’avvio di un’indagine legata ad uno studio di fattibilità, ma non accompagnata da progetti. I rappresentanti comunali si sarebbero infine impegnati a scrivere una pec di protesta ad Anas per il modo scorretto con cui i funzionari sono entrati nelle proprietà a fare i rilievi».Ma «Aria» ribatte che proprio le «operazioni sui terreni agricoli di Rosà farebbero pensare che le cose stiano andando avanti». «Non si capisce se il Comune di Rosà ne sia a conoscenza ed eventualmente per quale motivo non sappia nulla», afferma ancora l’associazione, che non esita ad esprimere la propria preoccupazione. «Quel progetto che si profilerebbe all’orizzonte – avverte - temiamo sia un altro immenso consumo di suolo agricolo, in un territorio che ha già subito la sottrazione di ettari di terreno per la costruzione della superstrada Pedemontana veneta. Un’area che peraltro è fra le maggiormente edificate ed inquinate d’Italia».
Nel frattempo, il gruppo di minoranza «Riparte Rosà» ha organizzato per domani , giovedì 15, un incontro pubblico sulla dibattuta questione del progetto e, allo steso tempo, per sollecitare un chiarimento dalla maggioranza. L’appuntamento si svolgerà nella sala Giubileo, di fiano al teatro con inizi alle 20.30.