Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Listed’attesa, dallaRegione altri40milionialleUsl «Stiamoottenendorisultati»
del Fondo sanitario nazionale già assegnate alle Regioni come quota indistinta», spiega Manuela Lanzarin, assessore a Sanità e Sociale. «Nella lotta alle liste d’attesa stiamo ottenendo risultati lusinghieri — dichiara il governatore Luca Zaia —. Per alleggerirle l’anno scorso abbiamo utilizzato lo 0,3% del Fondo sanitario, quest’anno siamo arrivati allo 0,4% autorizzato al governo. Lo useremo tutto, iniziando fin da subito ad assegnare e a ripartire le risorse alle aziende sanitarie sulla base degli obbiettivi previsti dai loro Piani operativi».
«In continuità con il 2023, la valutazione del raggiungimento degli obiettivi è affidata alla Cabina di regia per il governo delle liste d’attesa ambulatoriali, istituita con decreto del direttore generale dell’area Sanità e Sociale, Massimo Annicchiarico— rivela Lanzarin —. I fondi verranno utilizzati per finanziare prestazioni aggiuntive del personale sanitario interno acquisite dalle Usl, anche derogando ai regimi tariffari ordinari. E per integrare l’acquisto di prestazioni in convenzione con le strutture private accreditate, in deroga ai limiti di spesa ordinariamente previsti». Proprio sull’acquisto di prestazioni aggiuntive rispetto a quelle effettuate durante l’orario curriculare, si basa la ripartenza dell’Usl Pedemontana, una delle aziende con il recupero più evidente: dall’8 novembre 2022 ha smaltito oltre 19 mila tra visite ed esami in lista d’attesa, programmati pure in questi primi mesi del 2024. «Decisivo è stato l’ampliamento dell’offerta ambulatoriale, anche in orario serale, dalle 20 alle 23, e nei festivi e prefestivi per le prestazioni di diagnostica radiologica — spiega il direttore generale Carlo Bramezza —. E poi al sabato abbiamo fissato aperture ambulatoriali, soprattutto per Ortopedia e Urologia, dedicate alle persone in lista di attesa».
A fine dicembre in tutto il Veneto erano state smaltite le ultime 502 prestazioni con priorità B (da assicurare entro 10 giorni). Ne restavano 26.384 con codice D (entro 30 giorni) e 55.578 con priorità P (60 giorni).