Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un detenuto dà fuoco alla cella sette gli agenti intossicati dal fumo
Il reparto evacuato per le fiamme. La denuncia del sindacato: «Situazione insostenibile» Il nuovo piano presentato alla popolazione
Ha appiccato il fuoco nella sua cella, lo ha fatto con delle modalità che ancora non sono chiare, ma l’incendio in questione ha preso piede. E le fiamme hanno costretto l’evacuazione del reparto. Ennesimo episodio critico all’interno del carcere di Vicenza, e questa volta sono stati ben sette gli agenti finiti all’ospedale. Come denunciato dall’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria del Triveneto è ormai una situazione fuori controllo quella in cui versa la casa circondariale Del Papa di San Pio X dove nel primo pomeriggio di ieri un detenuto definito « di difficile adattamento» ha provocato un incendio nella propria cella.
Un’azione che ha costretto gli operatori del carcere a disporre l’immediata evacuazione dei reparti, onde evitare l’intossicazione di altri detenuti, con un esito gravissim o p e r i poliziotti intervenuti: durante i concitati attimi, alcuni agenti avrebbero addirittura perso i sensi a causa delle esalazioni, e alla fine delle operazioni di ripristino sette di loro sono stati trasportati al San Bortolo.
Stando alle ricostruzioni, intorno alle 14 il detenuto in questione, un uomo già noto per innumerevoli reati e danni ai beni dello stato consumati all’interno dei penitenziari, avrebbe dato fuoco alla propria cella, non è ancora ben chiaro con che modalità, dando luogo ad attimi di forte tensione nei reparti detentivi di regime chiuso.
A detta dell’Uspp, solamente grazie all’intervento degli agenti di polizia penitenziaria intervenuti si è evitato il peggio, e addirittura per l’occasione sarebbe stato richiamato anche il personale libero dal servizio, per garantire l’ordine e la sicurezza. Si tratta dell’ennesimo episoonardo dio che vede come protagonista in negativo il carcere di Vicenza, e i sindacalisti tornano a fare sentire la loro voce.
«Eventi di questo genere sono ormai all’ordine del giorno— le parole del segretario nazionale dell’Uspp, LeAngiulli —, possiamo affermare che grazie al tempestivo intervento e alla professionalità degli operanti si è riusciti a limitare i danni, nonostante ci sia stato bisogno di evacuare il reparto. Il personale è al limite delle forze: i turni massacranti e la presenza di dentuti di difficile adattamento generano un malessere di stress che gli agenti portano inevitabilmente nell’ambiente familiare».
Un episodio analogo si era verificato lo scorso novembre, all’interno di un reparto isolamento, dopo che un detenuto sempre considerato «di difficile adattamento» aveva incendiato i suppellettili della della cella. Anche quella volta è stato solamente grazie al pronto intervento degli agenti che si è riusciti a evitare il peggio, con il detenuto in questione che era stato posto in salvo dai poliziotti, i quali avevano poi bonificato l’ambiente e messo in sicurezza il reparto interessato.
Da allora, sono stati più di una decina gli eventi critici all’interno del carcere.«È ora di dire basta alle aggressioni — prosegue Angiulli —, facciamo appello alle istituzioni e alla politica in generale affinché vengano salvaguardati i diritti dei lavoratori, nel rispetto delle regole conformi agli accordi vigenti del contratto collettivo. C’è la massima solidarietà da parte di questa segreteria nei confronti dei colleghi che sono stati aggrediti, e auguriamo loro una buona guarigione».
L’ultimo caso di violenza al Dal Papa era avvenuto a fine gennaio, quando un detenuto noto per altri episodi di violenza aveva aggredito alcuni agenti, dopo avere preteso di essere collocato in una camera singola. In quell’occasione l’uomo si era scagliato contro i poliziotti con un pezzo di sbarra, ricavato da una branda rotta, che aveva utilizzato come ariete: alla fine erano stati tre gli agenti rimasti feriti, anche in quell’occasione inviati di urgenza all’ospedale.
Verrà presentato per la prima volta lunedì a Val Liona alle 20,30 nella nell’aula magna della scuola «A. Zuccante» il primo piano intercomunale di protezione civile approvato in Veneto. Si tratta di quello che coingolge i 12 comuni che compongono il distretto «Vicenza 9». Un’area di quasi 250 chilometri quadrati che coinvolge 75.000 abitanti. «Questo strumento ci consente di agire con maggiore efficacia» ha detto l’assessore alla protezione civile di Montecchio Maggiore, Loris Crocco.