Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fratelli d’Italia, 50 circoli in tutta la provincia «E cresciamo»
Prove generali di radicamento nel territorio. Anche se, a sentire gli interessati, la presenza radicata è già un dato di fatto. Si parla di Fratelli d’Italia, che da tempo erode consenso alla Lega, suo competitor principale.
Insediato il coordinamento provinciale presieduto dal deputato Silvio Giovine, il partito ha aperto nell’ultimo mese una trentina di circoli in altrettanti Comuni della provincia. In tutto, ad oggi, sono cinquanta. A fine 2023 erano venti. E per voce di Giovine «puntiamo ad avere un circolo in tutti gli altri per coprire tutta la provincia». Il radicamento va di pari passo con la formazione della classe dirigente (anche questo elemento tra gli interessati è un dato già assodato). Una formazione che agli occhi non solo delle associazioni economiche di categoria vicentine è il banco di prova per fiducia e consenso. Consenso che a guardare il capoluogo berico e le ultime amministrative ha trasformato Vicenza in una sorta di riserva indiana per Fdi.
Ma ques to, per Giovine, per la deputata Maria Cristina Caretta e il senatore Luca De Carlo, era ieri. Oggi si guarda avanti.
L’ « avanti » , in questo caso, sono le amministrative che si terranno a giugno in concomitanza con le elezioni europee. Una cartina di tornasole sia per l’azione di governo e la premier Giorgia Meloni, sia per gli amministratori e i dirigenti locali di Fdi che inseguono l’obiettivo di non farsi considerare più come una «bolla». Giovine ricorda che «nel Vicentino andranno al voto 76 Comuni, ossia più della metà». Ed è lo stesso deputato a ricordare che «cinque anni fa solo in poche realtà Fdi si è presentata con il proprio simbolo». Fermo restando che in alcuni Comuni ci sono esponenti di Fdi in coalizioni civiche, le partite negli enti più critici e incerti all’interno del centrodestra (leggi Bassano, Arzignano, Montecchio Maggiore) «non imponiamo mai niente e nessuno ai nostri alleati ma nella stessa maniera non ci facciamo imporre nulla» afferma De Carlo, coordinatore regionale di Fdi. Un modo elegante per dire che le battaglie sono in corso. E sono tutte battaglia che vedono Fdi da una parte e la Lega dall’altra. Il che porta a quella che pare essere la battaglia delle battaglie: non le Europee ma il terzo mandato da governatore. «Nel 2012 – osserva De Carlo – fu proprio il Carroccio a porre dei paletti. Se qualcuno ha cambiato idea sono loro non noi. E noi siamo per turn over».