Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La convenzione: volontari civici in questura per aiutare l’ufficio passaporti
Una convenzione firmata tra Palazzo Trissino e questura per impiegare tre volontari negli uffici di segreteria in viale Mazzini per accelerare le pratiche per il rilascio dei passaporti. La novità emerge dalle ultime riflessioni dell’amministrazione sui volontari civici, di cui in città pare ci sia gran fame. La firma dell’accordo avviene con questo sfondo alle spalle. La cui complessità, per inciso, è incrementata nel post-Covid. Ad oggi il Comune, che ad ogni volontario fornisce una copertura assicurativa e da domani offrirà anche una pettorina, può contare su 89 volontari. Gran parte dei quali occupati nel settore sociale e in attività che per legge non sono riconducibili a prestazioni di lavoro. Intendiamoci: sociale ma non solo, la «fame» di volontari tocca più settori anche in forza della circovizi stanza che gli 89 sono «intercambiabili», ossia servono in via non esclusiva.
Lo sa bene Sara Baldinato, assessore all’Ambiente, che a conti fatti, di volontari da impiegare nelle domeniche ecologiche ne vorrebbe cinquanta in più rispetto ai quaranta di oggi, in particolare nei serai varchi per le auto durante il blocco. Lo sa bene anche Leonardo Nicolai, assessore alle Politiche giovani e ai servizi demografici, che inaspettatamente riuscirebbe ad accontentarsi di una decina di unità. E lo sa bene anche Matteo Tosetto, assessore al Sociale, che se potesse disporre di un centinaio di persone solo per le sue esigenze le impiegherebbe tutte lamentandosi di non averne altre cento. A farlo notare l’assessore sorride e ricorda in una sorta di appello all’iscrizione che «il Registro comunale dei volontari civici è uno strumento di partecipazione attraverso il quale ci si sente parte della comunità offrendo il proprio tempo, le loro forze, le loro competenze per determinate attività». «Fino ad oggi – continua Tosetto - abbiamo visto quanto tutto questo può essere utile pertanto chiediamo, a chi ha la possibilità, di mettersi a disposizione scrivendosi al registro. I servizi sociali occuperanno le forze disponibili in particolare per aiutare gli anziani soli, le persone fragili e i minori nello svolgimento di attività pratiche». Finora, almeno per quanto concerne il sociale, i volontari si sono concentrati sotto l’ombrello del progetto «A Vicenza non sei solo». A guarda le fasce di età il volontariato made in Comune, si diceva, è un affare pressoché esclusivo della terza età. Il più vecchio, di anni, ne vanta ottantuno. Tra i 61 e i 70 sono 33, tra i 71 e gli 80 sono 13. Poi, 16 sono tra i 51 e i 60; 9 tra i 41 e i 50; 11 tra i 31 e i 40. Solo 6 volontari, invece, tra i venti e i trent’anni. Insomma, per ora le proposte di volontariato attirano poco i giovani.
Il servizio
Dagli anziani, alle persone fragili fino alla domenica ecologica: gli ambiti dei volontari
Registro
Sono 89 le persone iscritte al registro comunale. «Più gente arriva meglio è»