Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il «Sentiero di Matteo», morto sotto una valanga
inaugurato domani alla falesia di Lumignano il «Sentiero di Matteo», il nuovo percorso d’accesso al cosiddetto settore Minetti, dedicato al 35enne socio del Cai Vicenza Matteo Cazzola ( nella foto), travolto e ucciso da una valanga nel marzo dello scorso anno, durante un’uscita scialpinistica in Norvegia. Cazzola lavorava come ingegnere energetico per la Pietro Fiorentini spa. L’iniziativa è stata resa possibile a seguito di una raccolta fondi voluta da un’amica di Matteo, grazie alla quale nei mesi scorsi la Commissione sentieri sezionale del Cai di Vicenza, assieme ad un gruppo di volontari e amici hanno realizzato il nuovo sentiero di accesso alla falesia, tracciato su un percorso preesistente, che oltre ad evitare un salto roccioso, agevola l’arrivo del Soccorso Alpino in caso di infortunio in parete.
Il taglio del nastro del «Sentiero di Matteo», s’inserisce nel più ampio contesto di un progetto nazionale, primo a essere ultimato in tutta Italia, tra i quindici che hanno finora aderito al programma di valorizzazione delle falesie di arrampicata, promosso dal Cai e dalle Guide alpine. L’obiettivo è quello di realizzare in tutto il territorio nazionale dei prototipi di riferimento di siti naturali dedicati all’arrampicata su roccia, con itinerari adatti a diverse tipologie di utenti. Sono 220 le vie di arrampicata completamente riqualificate dal Cai di Vicenza nella falesia di Lumignano, di cui 18 riservate ai bambini, 30 ai principianti, oltre alla realizzazione di nuove soste e protezioni su buona parte delle vie riservate ai più esperti. L’inaugurazione, come detto, è in programma domani alle 11 alla chiesetta di San Maiolo a Lumignano di Longare. Interverranno alla cerimonia il presidente generale del Cai Antonio Montani, il presidente del Cai Veneto Renato Frigo, il presidente della Sezione di Vicenza Giovanni Vaccari, il vicesindaco di Longare Marco Carli, il responsabile del Progetto Falesia e direttore della Scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera «Umberto Conforto» Maurizio Dalla Libera, la responsabile del progetto «Muri a secco» del Cai Vicenza Lisa Iannascoli e i familiari di Matteo Cazzola. La giornata è organizzata dalla Sezione Cai di Vicenza, con il patrocinio del Comune e della Proloco di Longare.