Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Alpini, attese 400mila persone «Prezzi, no alle speculazioni»
Adunata nazionale dimaggio, il Comune ha avviato lamacchina organizzativa: dal percorso della sfilata, ai servizi, dalla logistica fino ai progetti con le scuole
Agli alpini sarà offerto tutto sull’altare di un indotto milionario e su un ritorno d’immagine di cui la città ha bisogno. E il fatto che si sia accodata anche la diocesi parla da sé. Dal teatro Olimpico al teatro Comunale ad altri palazzi comunali, dalle palestre a Campo Marzo, dalla «transumanza» obbligata delle auto dei residenti del centro storico verso zone che saranno individuate ai cantieri sospesi nei giorni del raduno, dall’arrivo da altre province di rinforzi di agenti della polizia locale al rafforzamento della raccolta rifiuti fino ai duecento Wc chimici. Con quest’ultimi a essere raggruppati di dieci in dieci e sparsi nelle aree interessate all’adunata in modo da facilitare lo svuotamento e la pulizia agli addetti ai lavori.
Intendiamoci: qui non si parla delle motivazioni di una adunata ma di concretezza. L’adunata si terrà dal 10 al 12 maggio, con concerti, eventi, mostre, cerimonie che precederanno la sfilata (l’ammassamento sarà sulle vie laterali di viale Verona). Come da tradizione chi arriverà da più lontano, dal centro-sud e dalle sezioni estere (dal Regno Unito al Sud Africa, dal Canada all’Australia), giungerà ben prima. «Sono attesi in 400 mila» dice l’assessore allo Sport e ai grandi eventi Leone Zilio. Le parole arrivano da Palazzo Trissino, con l’assessore a l’architettura organizzativa. La quale ha un nome: « Unità di progetto Adunata alpini 2024». L’ombrello politico è della giunta, la regia dell’assessorato retto da Zilio e di conseguenza del dirigente dell’ufficio Manifestazioni. Concretezza, dunque. Se la stessa vada di pari passo con la praticità è un’altra partita. Basti pensare al tavolo della sicurezza, aspetto organico all’Unità di progetto che coinvolge forze dell’ordine, questura, prefettura. Il tavolo si dirama tra sigle che messe in fila sono già uno studio fonologico: Coc, Com, Ccs. Ossia, Centro operativo comunale, Centro operativo misto, Centro coordinamento soccorsi.
Dell’Unità di progetto sono parte integrante l’Associazione nazionale alpini, Comune, Provincia, Agsm Aim, Aim valore ambiente, Viacqua, Amcps. Poi c’è il tavolo della sicurezza e quello di confronto con le categorie economiche. Decine e decine di persone a cui si aggiungeranno in migliaia, tra protezione civile e volontari. Ogni settore del Comune sarà coinvolto. A breve, per dire, la vice sindaco Isabella Sala con delega alle Pari opportunità ufficializzerà una proposta alle scuole. Il modello riprende l’iniziativa VivaVittoria. In sintesi: le scuole saranno invitate a realizzare pon-pon o penne d’alpino a uncinetto che saranno poi proposte a offerta libera. Il ricavato sarà impiegato in progetti di solidarietà.
Uno dei temi cruciali è il commercio. Dei due villaggi commerciali, uno in centro storico (leggi Campo Marzo), l’altro fuori le mura, si è parlato nei giorni scorsi. All’interno di questo tema già aleggia, anche qui come da tradizione, la variabile speculativa sui prezzi. Dice Zilio: «Stiamo dialogando con l’ufficio Commercio perché la i due villaggi commerciali saranno composti verosimilmente da operatori esterne alla città. Vogliamo perciò tutelare al massimo i commercianti della città giacché di fatto è Vicenza a ospitare l’adunata degli alpini e quindi è giusto che i “nostri” possano massimizzare il più possibile i profitti». D’altra parte « l’amministrazione non ha possibilità di calmierare i prezzi».
Società Vicentina Trasporti, intanto, cerca sponsor per sostenere la mobilità durante i giorni dell’adunata.
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Società Vicentina Trasporti sta cercando sponsor per sostenere la mobilità durante i giorni dell’adunata degli alpini