Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Giusto fra i giusti, un olivo per Palatucci
L’albero è stato piantato al Parco della pace per volontà del questore Sallustio
simbolo di pace all’interno di un luogo di pace. Con questa nobile intenzione da parte del questore di Vicenza Dario Sallustio, ieri mattina è stato piantumato un albero di olivo al Parco della Pace di strada Sant’Antonino ed è avvenuta la scopertura di una targa alla memoria di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume, morto il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau e dichiarato «giusto tra le nazioni» in Israele.
«L’intenzione è quella di piantare un simbolo di pace in un luogo di pace - le parole pronunciate dal questore Sallustio -, con le prospettive che questo luogo avrà per Vicenza. La senatrice Liliana Segre, durante la consegna della laurea honoris causa all’università di Pisa, disse che sicuramente molti riuscirono a guadagnarsi vantaggi di carriera dalle leggi razziali del ‘38. Ecco, Giovanni Palatucci tutto questo non solo non lo ottenne, ma volle allontanarsi, mantenendosi fedele ai propri principi di polizia, ma ancor prima di uomo: non abbracciò nè il collaborazionismo nè l’indifferenza, due dei mali presenti nella società». Nato nel 1909 in provincia di Avellino, dopo avere intrapreso una carriera come poliziotto nel 1937, Palatucci venne trasferito alla questura di Fiume, dapprima come responsabile dell’ufficio stranieri e poi come reggente della questura. Il 13 settembre 1944 venne arrestato dai militari tedeschi, con l’accusa di cospirazione, e internato il 22 ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945. Già insignito nel 1955 della medaglia d’oro dall’Unione delle Comunità Israelitiche d’Italia, nel 1990 il museo Yad Vashem di Gerusalemme ha riconosciuto Palatucci come «giusto tra le nazioni» per il suo ruolo nel salvare gli ebrei fiumani, anche se ricerche successive, in special modo quelle del 2013 da parte del Centro Primo Levi, hanno sollevato dubbi sulla portata del suo operato.
Presenti alla cerimonia di ieri al Parco della Pace diverse autorità militari e civili vicentine, tra cui il prefetto Salvatore Caccamo, diversi rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco, oltre alla vicepresidente della Provincia Maria Cristina Franco e il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai.