Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Statale Valsugana, svelato il tracciato della bretella «Ma i cittadini non sapevano nulla»
Stupite, basite. Queste alcune delle reazioni del foltissimo pubblico che giovedì sera ha potuto vedere in una sala di Rosà per la prima volta «la planimetria del nuovo tracciato» stradale Rosà-Cittadella alternativo all’attuale statale 47 Valsugana su cui sta lavorando l’Anas. Il virgolettato è d’obbligo perché su esso c’è una vivace polemica tra l’amministrazione di Elena Mezzalira, in particolare con il vicesindaco Paolo Bordignon, e il gruppo civico Riparte Rosà, lista civica di opposizione che ha organizzato la serata. «Noi non abbiamo visto alcun progetto» dicono i primi. Ecco invece «la planimetria» dicono i secondi presentandolo giovedì sera per la prima volta al pubblico, che ha potuto leggere sugli schermi la lettera protocollata a Rosà il 6 ottobre dalla società Siteco, che opera per Anas, rivolta al Comune di Rosà. In essa si chiede l’elenco degli enti, società, gestori di reti o servizi presenti nel territorio da contattare, per valutare eventuali interferenze. «A tal riguardo, - conclude la lettera di Siteco - alleghiamo alla presente la planimetria del nuovo tracciato». Planimetria che è la stessa che il gruppo civico «Riparte
Rosà» ha presentato l’altra sera. Il tracciato della variante parte dalla rotonda del casello est rosatese della Pedemontana, scende fino alla strada Castellana 245, gira verso ovest, passa sotto la ferrovia e scorre con curvoni in mezzo alla campagna fino a Belvedere di Tezze e Cittadella. I tecnici della Siteco sono già intervenuti nei giorni scorsi a Rosà, un gruppo di persone è già andato dagli amministratori.
I commenti di giovedì sera in sala a Rosà sono stati di sorpresa e disappunto. «Più strade, più traffico per noi», «Cento ettari di campagna produttiva che saltano tra Rosà e Cittadella» le osservazioni ricorrenti. Giulia Vanin, consigliere comunale di «Riparte Rosà», ha illustrato anche altri progetti alternativi alla statale 47 Valsugana a Rosà, uno comunale, uno di Veneto strade, «ormai superati», ed aveva confrontato due storiche ipotesi per un nuovo asse Padova Bassano: la bretella est con la continuità della Strada del Santo da Castelfranco al casello della superstrada Pedemontana veneta di Loria, e la Bretella Ovest, che attraversando Rosà, Tezze, Fontaniva arriverebbe a Limena. La prima, ha puntualizzato con un grafico Giulia Vanin, abbisogna di soli 10 chilometri, ha un progetto esecutivo, con un protocollo d’intesa tra Provincia, Comuni e associazioni. La seconda abbisogna di 30 chilometri non c’è nessun progetto esecutivo, e nessun protocollo d’intessa ( i due tracciati in foto.) L’amministrazione comunale di Rosà ha sempre sostenuto la bretella ovest, in contrasto a volte con altri Comuni con sindaco e maggioranza anch’essi dalla Lega. Matteo Bizzotto di «Riparte Rosà» al termine del riunione di giovedì sera sulla bretella (e la mancata informazione ai cittadini di quanto stava accadendo) ha denunciato l’impossibilità di utilizzare a Rosà spazi adeguati per riunioni politiche. «Non siamo un partito, siamo un gruppo civico. Gli spazi, se non ce li danno , ce li prenderemo», ha concluso. E molta gente ha applaudito.