Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Volontari addestrati contro un’emergenza: i danni in campagna dimigliaia di nutrie
nutrie rappresenterebbero una vera e propria emergenza per la campagna brendolana, e così l’amministrazione comunale ha deciso di venire incontro alle richieste degli agricoltori. È un progetto pilota, destinato ad estendersi al resto della provincia, quello che ha preso il via a Brendola dall’impegno cong iunto di Comune , Coldiretti e Italcaccia. Grazie al contributo della Regione, consistente in un rimborso spese per i cacciatori di 1.500 euro totali, si è creato un gruppo di una decina di volontari abilitati che, su indicazione degli agricoltori della Coldiretti, individueranno le zone più colpite nelle quali eseguire i contenimenti. Un’azione mirata alle aree in cui i danni sono evidenti e maggiori, in particolare nelle zone caratterizzate da fossati per l’irrigazione e per lo scolo idrico del territorio del Palù, della Pila e dell’Arco magna,
dove la presenza delle nutrie è causa di rischi ambientali e idraulici dovuti allo scavo di nicchie e cunicoli sugli argini, che franando vanno ad ostruire gli scoli stessi, oltre ai danni alle colture. «Nel nostro Comune, per la sistemazione di una sponda, il Consorzio di Bonifica ha speso quasi 50 mila euro - spiega il sindaco Bruno Beltrame - Al momento le nutrie sono qualche migliaio, e il loro contenimento e abbattimento è senza dubbio necessario, considerato i danni che provocano all’ambiente, al territorio e alle colture. Quest’anno ci serve da rodaggio, il prossimo valuteremo i risultati e magari cercheremo di implementare il progetto». Nel dettaglio i volontari, muniti di giubbotto catarifrangente, provvederanno agli abbattimenti sparando nelle vicinanze dei fossi, utilizzando nella maggior parte dei casi delle gabbie, poste nei pressi delle tane, con le nutrie che verranno catturate e successivamente abbattute.
A monitorare l’intero progetto, la polizia provinciale. «L’obiettivo è la minor sofferenza possibile dell’animale - spiega il comandante Gianluigi Mazzucco -. Nel solo 2023 nel Vicentino sono stati prelevati oltre 15.000 animali, secondo accordi con la Regione Veneto e l’Ispra: tra questi, oltre 1.300 cinghiali, altrettanti corvidi tra cornacchie e gazze, quasi 12.000 colombi e poco meno di 400 nutrie».
Nel caso di una riuscita del progetto, il modello è pronto per essere esportato. «Mi auguro che il progetto di Brendola sia preso da esempio e replicato anche in altre zone del vicentino - il commento del consigliere provinciale con delega alla polizia provinciale Mattia Veronese -, in particolare del Basso Vicentino, dove le nutrie rappresentano un serio problema per il territorio».
Il sindaco «Abbattere le nutrie è necessario: creano danni all’ambiente, al territorio, alle colture»
Monitoraggio
A «vigilare» sul progetto la Provincia per replicarlo, se funziona, altrove