Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sicurezza, comitato in prefettura ogni settimana
VICENZAUn comitato di ordine e sicurezza a settimana per monitorare e condividere numeri e risultati. Sull’onda lunga dell’escalation, che essersi attenuata negli ultimi giorni, di rapine, aggressioni, furti, le istituzioni incrementano anche i vertici per gli addetti ai lavori. Domani, intanto, il passo è segnato dalla firma dei protocolli d’intesa in tema di controllo di vicinato. Oltre al prefetto Salvatore Caccamo ( nella foto), i sindaci di Vicenza e Valdagno, Giacomo Possamai e Giancarlo Acerbi. L’annuncio di una quadratura del cerchio sui protocolli risale all’inizio dell’anno. Tra ventiquattro ore la concretezza. Una concretezza, per inciso, il cui non detto va nella direzione di abbattere il clima di tensione, alimentato soprattutto via social, causato anche dall’escalation di microcriminalità e da una esclusività della narrazione mainstream. E che tra gli effetti ha spinto «passeggiate della sicurezza» che assomigliano molto a ronde. A tal proposito, pochi giorni fa, lo stesso prefetto Caccamo ha affermato che «le ronde non hanno ragione giuridica di esistere».
Intanto, in tema di sicurezza, lo scontro tra maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra continua. La scorsa settimana il centrodestra ha diffuso un comunicato congiunto firmato da Idea Vicenza, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, in cui «si condanna l’interessamento tardivo» del Pd e del centrosinistra sulla sicurezza. Ieri è intervenuto l’ex sindaco Francesco Rucco a nome di Idea Vicenza. «Nei giorni scorsi, con l’approvazione del Milleproroghe è stato dato il via libera a un emendamento per estendere l’utilizzo del taser in tutti i Comuni italiani e quindi anche alla polizia locale – spiega Rucco -. Le recenti proposte avanzate in consiglio comunale, tra le quali il taser, non hanno ad oggi trovato alcun riscontro concreto. Ma oggi non ci sono più scuse». Quindi «la mancanza di idee e proposte da parte della amministrazione Possamai, che si limita ad attendere gli interventi del prefetto e del questore, declinando ogni responsabilità in materia di sicurezza urbana, il taser può essere una prima risposta alle grida di allarme e preoccupazione che ci giungono dai concittadini». Per Rucco «questa è l’occasione buona nella quale Possamai può dimostrare di non avere abdicato a occuparsi di sicurezza in città». Si attende il consiglio comunale del 27 febbraio.