Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Si celebrano gli antichi mestieri, ritorna la Chiamata di marzo
sei anni dall’ultima edizione, torna la festa che celebra gli antichi mestieri e la cultura contadina. È tutto pronto per la Chiamata di Marzo, tradizionale evento (nella norma a cadenza biennale) tra le vie del centro di Recoaro Terme, durante il quale oltre 70 carri e gruppi di figuranti faranno rivivere antichi mestieri, personaggi, usanze e leggende della cultura contadina, rurale e cimbra che da sempre caratterizza il territorio dell’Alta Valle dell’Agno. Dalle «strie» della contrada Zini agli «omini del trajon» della contrada Pellichero, dalle 14 di domenica Recoaro vedrà sfilare circa 1.600 persone. Un evento che giunge quest’anno alla ventitreesima edizione, e che assume ancora più importanza considerando che l’ultima si era tenuta nel 2018: la Chiamata di Marzo 2020 avrebbe dovuto avere luogo nei tribolati giorni dell’esplosione della pandemia di Covid, ed era saltata a poche ore dall’inizio, mentre l’edizione 2022 non era nemmeno stata organizzata a causa delle restrizioni.
Grande entusiasmo tra gli organizzatori, per un evento la cui pianificazione è iniziata a settembre. «I mesi e le settimane precedenti alla Chiamata di Marzo sono per tutti un periodo di fervente attività - spiega il presidente dell’associazione Ciamar Marso, Giorgio Bevilacqua - i gruppi e i relativi capicarro iniziano ad assemblare i carri, a recuperare i materiali, a preparare gli abiti d’epoca per la sfilata e, di conseguenza, a far entrare l’intero paese nel clima di unione e condivisione che caratterizza la Chiamata di Marzo». Non è certa l’origine della Chiamata di Marzo come manifestazione, ma se ne ha traccia dal finire dell’Ottocento. Dopo una lunga pausa, nel 1979 l’amministrazione recoarese pensò a un vero e proprio Comitato organizzatore che domenica 25 febbraio 1979, per la prima volta, fece sfilare una trentina tra carri e gruppi in costume. «Da sempre questo è l’evento per antonomasia a Recoaro - le parole del sindaco Armando Cunegato - in grado di attirare migliaia di visitatori. L’organizzazione ha dato il meglio anche in questa occasione e sono convinto che potremo offrire un’esperienza unica, tra cultura, sapori e anche sano divertimento. Il 2024 sarà anche un anno strategico per l’avvio dei diversi cantieri Pnrr, dal compendio al nuovo teatro, dal municipio al Caffè Nazionale, passando per la riqualificazione di viale Roma».