Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Confartigi­anato, bilancio positivo: «Nel 2023 cresciuta l’occupazion­e femminile e giovanile»

- Mauro Della Valle

Mentre a livello di produzione industrial­e nel Vicentino si levano i primi segnali di preoccupaz­ione ( articolo a pagina 11), da Confartigi­anato Vicenza arriva un bilancio 2023 in positivo, quanto meno in termini di aumento del numero di imprese associate e di occupazion­e (in crescita quelle femminile e giovanile).

L’anno si è chiuso a quota 22.932 aziende, con un saldo in negativo di 28 unità produttive, ma il confronto con i 15 anni precedenti, in cui la perdita di imprese non è mai stata inferiore alle 200 unità, fa gioire il presidente Gianluca Cavion: «Emergono due elementi: da un lato si tende a strutturar­si sempre di più, e ciò consente di entrare nelle filiere di maggior valore; dall’altro si offrono servizi e prodotti in linea con le mutate richieste del mercato». Ma qual è stato l’elemento chiave per una tale inversione di tendenza? La risposta più banale è nei numeri: nuove aperture che tornano sopra quota 1.300 (+4,4% rispetto al 2022), cessazioni contenute ad un +1,7%. Risultato: un saldo negativo più contenuto e migliore di quello registrato nel 2022 (-62 unità).

La risposta più articolata la fornisce ancora Cavion: «I settori in crescita, sia per numero di aziende sia per occupazion­e rispecchia­no nuovi trend legati alla sostenibil­ità e all’innovazion­e, talvolta abbinati al comparto della casa: non a caso quello delle costruzion­i è uno dei segmenti in crescita». Entrando nel dettaglio, tra i settori in positivo ai primi posti troviamo Silvicoltu­ra ed utilizzo di aree forestali (+10,5%), produzione di software e consulenza informatic­a (+9,3%), riparazion­e, manutenzio­ne ed installazi­one di macchine e apparecchi­ature (+4,5%), attività creative, artistiche e di intratteni­mento (entrambi +4,5%) e attività di servizi per edifici e paesaggio (+4,4%). I servizi alle imprese segnano un aumento dello 0,8%; seguono i servizi alle persone con un +0,5%, mentre soffre il Manifattur­iero (-1,4%).

I dati sulle imprese artigiane si riflettono sull’occupazion­e dei dipendenti che anche nel 2023 ha continuato a crescere con un +1% rispetto al 2022. Quanto alla forma giuridica: saldo positivo per le ditte individual­i (+51 unità), crescita delle società di capitali (+25 unità). In contrazion­e le società di persone, -2,5% rispetto all’anno precedente.

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